Vigilia di Napoli-Roma ma anche giornata di dichiarazioni importanti in casa azzurra. In conferenza stampa a Castel Volturno, con Sarri, c'era anche Aurelio De Laurentiis: "Il cinema mi ha insegnato che i bilanci si fanno alla fine - ha dichiarato il presidente - Alla settima giornata cosa devo dire? Possono solo affermare che abbiamo una rosa forse più competitiva dello scorso anno. E' successo quest'incidente con Milik, ma abbiamo Gabbiadini, Callejon o il 'falso nueve'. Ci sono varie soluzioni che Sarri si è creato. E' chiaro che poi ci vuole del tempo per inserire i nuovi acquisti, per cui è lecito che l'allenatore si faccia delle domande su un Diawara che in estate si è gestito per conto proprio. E' un suo diritto ed un suo dovere quello di assumersi la responsabilità di queste scelte. Questo riguarda anche Rog e gli altri.
Sarri ha detto che la Juventus fa un campionato a parte? Le parole vanno interpretate. E' normale che la Juventus ha un secolo di storia alle spalle. E' possibile che non si capisce che noi non abbiamo ereditato il Napoli? Tant'è che io, con grande umiltà, lo chiamai Napoli Soccer per non sporcare la storia azzurra con la Serie C. Ma tutti pensano che tra il Napoli di Maradona e quello attuale ci sia un filo conduttore. Ma non è così. Io 12 anni fa ho preso un pezzo di carta, avrei potuto chiamarla anche Campania e in questo momento saremmo stati comunque secondi. Sapete perchè il Napoli è forte? Perchè sono i napoletani che sono così, se l'Italia un giorno rinascerà sarà soltanto per merito di questo popolo del sud. Poi abbiamo avuto il più grande giocatore del mondo, Maradona. Ma se il signor Ferlaino non l'avesse convinto di che cosa parleremmo oggi? Quindi dico di tenerci stretti questi 12 anni del nuovo Napoli e andiamo avanti. Io sono un vincente, figuriamoci se non mi sta stretto questo Napoli. Ma mi sto zitto, gioco in un campionato dove dovrei contestare tutto e vado avanti. E spero che questa squadra presto sia dove io ambisco. La Juventus ha 380milioni di fatturato, datemene 100 a me e guardate se non lo vinco anche io lo scudetto".
E poi su Higuain: "Benitez voleva Leandro Damiao, io poi presi Higuain che aveva fatto dei gol anche al Real Madrid ma non era il giocatore di ora. A Venezia ho incontrato il fratello, l'accordo era praticamente fatto ma poi non si sono fatti più sentire. E' una questione di educazione e rispetto, evidentemente noi ed Higuain non siamo fatti della stessa pasta. Prendete Hamsik, è con noi da 10 anni ma non perchè sia più debole. Ricordo ancora quando Moratti mi chiamò e io rifiutai la sua offerta".