Le dichiarazioni di Yaya Tourè hanno colpito nel segno creando molto scalpore. L'ormai ex giocatore del Manchester City, nella giornata di ieri, aveva rilasciato delle dichiarazioni velenose nei confronti di Pep Guardiola. Il centrocampista ivoriano sostiene che l'ex allenatore del Barcellona lo escludesse perché... nero.
"Guardiola? Non è stato per niente gentile con me. Mi sono chiesto se non fosse a causa del colore della mia pelle... non sono il primo a dire che lui fa queste differenze. Quando ti rendi conto che ha spesso problemi con gli africani, ovunque vada, mi faccio delle domande. Finge di non avere problemi perché è troppo intelligente per farsi scoprire; non lo ammetterà mai... al Barcellona non lo avrebbe mai fatti con Iniesta".
Parole forti e che non lasciano spazio a interpretazioni. Eppure Pep, quando aveva annunciato l'addio al Manchester City del centrocampista, aveva usato belle parole.
A prendere le parti dell'allenatore catalano è stato Kevin De Bruyne, talento 26enne del City e molto apprezzato da Guardiola. Il centrocampista ha dichiarato: "Non so se lo ha detto davvero, se sono state tradotte male le sue parole oppure abbia solo esagerato nelle sue dichiarazioni. Se fosse davvero così credo che sia dovuto al fatto che quando non giochi cerchi sempre di trovare una scusa, io non ho mai notato nessun comportamento particolare. Poi è strano che Guardiola sia razzista, abbiamo tantissimi giocatori di colore nella nostra squadra, non è possibile". Una difesa a spada tratta e una presa di posizione importante dell'ex Wolfsburg nella questione tra Guardiola e Yaya Touré.