Un cheese, un cinque bello forte e... tutti in campo. Il Novara gioca il suo derby contro la Pro Vercelli, il piccolo Mattia è lì, a bordo campo. A 10 anni il suo, di derby, lo ha già vinto, dopo settimane di sofferenza. Un diabete scoperto all'improvviso, in una mattina di dicembre. Il ricovero, i controlli, le TAC e quell'edema celebrale che ha fatto pensare al peggio. Due mesi dopo, il 26 febbraio, Mattia accompagna la sua squadra del cuore al Piola, invitato speciale di David Da Costa, portierone della squadra piemontese.
Una storia di numeri uno che si rispetti, deve avere due protagonisti così. Un ragazzino e il suo idolo: sogni, emozioni, imprese. "Alle 23,00 Mattia ha aperto gli occhi e ha cominciato a parlare di calcio con un infermiere che tifava Fiorentina…si era svegliato perfettamente", ha raccontato il padre del ragazzo al sito ufficiale del Novara. Coraggio da vendere, la forza di un piccolo uomo pieno di desideri. E la malattia improvvisa è battuta, anche se ogni giorni è necessario lottarci contro con piccole punture di insulina.
Ad aiutare Mattia proprio David Da Costa, 'collega' che si è subito prodigato appena ha conosciuto la sua storia. Una maglia firmata e spedita all'ospedale di Novara a dicembre, vero ingrediente per la guarigione del piccolo: "Quando l’ha vista - ha raccontato papà Flavio - non gli sembrava vero. E’ stato bellissimo tornare in ospedale il 26 dicembre mattina e sentire il dottore dire che Mattia aveva già capito come convivere con la malattia". La forza di una maglia, del sostegno di una famiglia forte e di un campione, che lo ha aiutato a crescere e a vincere. Fino addirittura a coronare il suo sogno, quello di scendere in campo sul sintetico del Piola con i suoi idoli, nel derby. Batti cinque, Mattia.