"Good crazy in da house". Tanta sana follia nello spogliatoio, ma anche esperienza e voglia di vincere. Dani Alves, soprattutto in questo finale di stagione, è salito in cattedra e si è preso la Juventus. Il bello però deve ancora arrivare: c'è una semifinale di Champions League da giocare e lui, come la Juve, vuole sognare in grande, come detto ai microfoni di Sky Sport 24: "Scudetto? Sì, siamo vicini ma ancora dobbiamo fare l'ultimo passo. Quando sono arrivato qui ho detto che ero venuto per fare la storia con questa squadra. E la storia non è soltanto vincere il campionato, ma sognare qualcosa in più. Lo stiamo facendo, stiamo sognando questo obiettivo e lavorando per portare questo sogno alla realtà. Penso che sarebbe un grandissimo errore sottovalutare il Monaco. Abbiamo eliminato il Barcellona ma non abbiamo ancora vinto la CL. Chi arriva a questo punto della Champions ha qualità. Penso che in questo momento, se vogliamo vincere questa competizione, dobbiamo alzare ancora di più livello e qualità del gioco."
Poi il brasiliano ha ricordato la finale di due anni tra il "suo" Barcellona e la Juventus: "A Berlino sentivo che la Juve rispettava troppo il Barcellona: quando combatti contro un avversario, nello sport, il rispetto ci deve essere tra due squadre fortissime, ma poi basta, non bisogna andare oltre.Ora dobbiamo lasciare questo rispetto fuori dal campo e cercare di vincere in qualche modo".