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Data: 22/07/2017 -

Dalle notizie di Sky Sport 24 alla battuta sul fantacalcio: “Prendetemi all’asta, farò 20 gol”, Sensi si racconta dal ritiro del Sassuolo

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C’è chi attraversa gli oceani, chi parte per l’America e chi abbraccia la Cina. L’estate è così, regala libertà e crea nuovi sogni, soprattutto col pallone. Vacanze? No, semplicemente ritiri. Aria salubre e merchandising a volontà, in ogni angolo del mondo. Ma anche in Italia, in uno dei borghi più belli della penisola. Lassù, nelle montagne del SudTirol: dove il Sassuolo ha deciso di colorare il cielo azzurro di neroverde. Ammorbidendo la cadenza tedesca con le dolci melodie emiliane e preparando con passione la prossima stagione. Tra mercato, allenamenti e nuovi obiettivi da raggiungere. Senza porsi limiti. Mai. Della serie: “Voi prendetemi al fanatacalcio e io non vi deluderò: anzi, farò 20 gol”. Parola di un attaccante? No, fuori strada. Il mittente del messaggio è un folletto del centrocampo: uno con lo sguardo sveglio, il volto allegro e la voglia di conquistare definitivamente la fiducia di Bucchi. This is Sensi.

Fanta story e mercato


Esatto, vuole segnare 20 gol. ‘Esagerato Ste’, ci scherziamo sopra. Battute e sorrisi di chi ha voglia di consacrarsi e stupire. E così Sensi si presta al gioco e ci regala aneddoti e curiosità sulla sua storia. Quella di un ragazzo alla mano e con la testa bella quadrata. Ma con un passato smemorato, “perché era più forte di me, come arrivava il weekend mi dimenticavo di inserire la formazione. Tiravo avanti massimo fino alla quarta giornata, poi gli amici mi eliminavano dalla lega”. Dalle aste in compagnia al calciomercato, quello vero: “guardo spesso SkySport24, mi piace rimanere aggiornato sulle notizie. E poi anche col cellulare do una sbirciata alle ultime ore”. Sempre sul pezzo, Ste. Tanto umile quanto ambizioso. Mente illuminata del centrocampo di Bucchi, un piccolo ‘Maestro’ con due piedi che seguono rapidamente il cervello. Forte della base lasciata in dote da Di Francesco ma pronto a impadronirsi delle nuove chiavi tattiche: “Nella prima amichevole ho giocato da vertice basso, ma ci sono delle situazioni di gioco in cui posso interscambiarmi con gli altri centrocampisti. Abbiamo maggiori libertà di movimento. Il mio ruolo preferito è davanti alla difesa, ma l’anno scorso ho fatto buone partite anche da mezzala”.



Registino leggero? Macché, molto altro: eleganza e sostanza. Prezioso in interdizione e rapido a trasformare l’azione. Piccolino, sì, un po’ come loro: “Xavi e Iniesta rimangono sempre i miei idoli. Non c’è nessun altro giocatore che mi affascina più di loro”. E poi “le ore passate su Youtube a guardare i video delle punizioni di Pirlo e Juninho Pernambucano”. Storie di campioni, già, in campo ma soprattutto nella vita. Racconti di miracoli e messaggi da rendere indelebili sulla propria pelle: “Mi sono tatuato una frase di Nick Vujicic: una ragazzo senza gambe e braccia, ma soprattutto senza limiti”. Un vero e proprio esempio di vita per Stefano: “Lui fa sport, ha figli, è sposato: eppure non ha gli arti. E se lui può sognare, perché non possiamo farlo tutti noi?”. Così Stefano, grazie all’esempio di Nick, ha imparato a superare le difficoltà. Con l’impegno e il sacrificio: “A 13 anni ho lasciato casa per andare a Rimini, non è stato semplice. Nel mio percorso ho visto compagni che non ce l’hanno fatta: per arrivare serve tanta perseveranza”. E amore, perché la vita di Ste è fatta da tanti cuori. “In famiglia i Sensi sono 6: ho tre fratelli, due più grandi e uno più piccolo. Ah, i nostri nomi iniziano tutti con la S. E ognuno di noi ha giocato calcio. Quando andai Rimini ci fu addirittura un interessamento anche per mio fratello più grande”. Famiglia maschia, tutta pane e pallone. “Ho sempre pensato di fare il calciatore, a Cesena capì che lo avrei fatto di lavoro”.

Kyrie, Roger e gli scherzi in ritiro


Trasformando l’innato talento in classe e suscitando l’interesse di tutta l’Emilia Romagna: da Rimini a Sassuolo, passando per San Marino e Cesena. “Due anni fa uscì anche dell’interesse di Milan,Inter e Palermo, ma per me il Sassuolo significa da sempre tantissimo: è una società pulita, organizzata e perfetta per valorizzare un giovane”. Questione si serenità. E divertimento, roba da ritiro. Tra preparazione atletica e tempo libero assieme ai compagni. Rompendo la concentrazioni con scherzi e prese in giro, in particolare a tavola: “La sera torniamo dai campi stremati, abbiamo sempre una fame incredibile”. E allora via con una bella pizzata: “Qui in ritiro mandiamo per aria la testa dei camerieri: settimana scorsa abbiamo ordinato la pizza e poi, quando ce l’hanno portata, li abbiamo confusi indicando giocatori differenti da quelli scritti sulla comanda. Poi boati e cori di divertimento quando hanno azzeccato l’uomo giusto”.


Fatica e serenità. Campo, sgambate, piscine e riposi social: “Adoro postare foto su Instagram per tenere aggiornate le persone che mi seguono”. E allora impossibile non caricare i selfie con Giulia, “convivo con le a Modena, e di recente ci siamo tatuati un panda”. Dal ritiro con l’Italia alle vacanze a Positano e in Puglia: “Mi dispiace non essere partito per l’Europeo con la Nazionale, ora però penso solo al Sassuolo”. Lavorando e prendendo spunto dagli altri campioni: “Purtroppo non sono riuscito a vedere tutta la finale di Wimbledon, sono dovuto scendere ad allenarmi: ma Federer è qualcosa di unico. Sì, amo il tennis”. E poi il basket, con “l’idolo Kyrie Irving e le scorpacciate di NBA”. Racchetta, canestro e scarpini. Quelli che Sensi indossa con eleganza e classe, per questo “devo ringraziare Di Francesco, anche se non ho ancora avuto modo di risentirlo”. Colpa di un calciomercato frenetico, tra colpi e trattative davvero affascinanti: “Quella che mi ha colpito di più è stata l’operazione Bonucci: Leo impreziosirà un Milan che sta facendo grandi cose”. Intanto Stefano ci saluta regalandoci una promessa, poco importa se sia solo una battuta: “Voi prendetemi all’asta, magari farò 20: ma sicuramente sarà la stagione della consacrazione”. Perché l’estate è così, regala libertà e crea nuovi sogni: soprattutto col pallone.



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