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Data: 23/03/2016 -

Dalle galline di Allen, a Dempsey versione ‘rapper’: quando i calciatori ‘evadono’ dal calcio

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Fare del calcio una malattia? No anzi, solo un lavoro. Chi ha mai detto che tutti i calciatori debbano per forza pensare al calcio 24 ore su 24? Troppo stress, troppe pressioni: meglio evadere dal mondo del pallone appena possibile. E non pensate alla classica vacanza in qualche luogo esotico. Macchè, meglio… Allevare galline! Joe Allen docet. Sguardo stupito: immaginarsi un giocatore alle prese con uova e pennuti risulta assai insolito. Invece è tutto vero, con tanto di copertina del ‘Chicken and Egg Magazine’ dedicata. Uomo copertina sì, ma forse sarebbe meglio diventarlo tramite le gesta sul campo... Per il momento, dopotutto, ad Allen va bene così. Addirittura ha spiegato come, insieme alla moglie, allevi ben 14 galline e che questo sia il suo passatempo principale. “Contento lui… Ma sarà sicuramente un caso isolato”, direte.

Alt. In quanto a passione per le galline potreste aver ragione, ma riguardo ai calciatori dagli hobby stravaganti e particolari, ci sarebbe da scrivere un libro. Direste mai che Xavi, l’ex faro di centrocampo del Barça, ama raccogliere funghi? Altro sguardo attonito. Risata ironica che esce spontanea. Nessuno scherzo, è tutto vero. Allora che dire di Thomas Muller, che probabilmente dopo aver segnato alla Juve in Champions, il giorno dopo non si è diretto sui campi da calcio, ma su quelli da golf? Macchina di lusso per raggiungere il centro sportivo accantonata per un attimo e mani sul volante del caddy per spostarsi da una buca all’altra. Altra risata.

Ma di passatempi singolari, per così dire, ce ne sono, eccome. Da Van Persie che ai tempi dell’Arsenal rivelò di stracciare tutti i compagni nelle partite a ping pong, alla passione di Ibra per la caccia, passando per il rapper Dempsey, detto ‘Deuce’ in arte, che addirittura rappò per la Nike collaborando ad uno spot per i Mondiali del 2006, fino all’amore di Batistuta per il Polo, a quello di Michel Salgado per il Surf, a quello di Owen per le gare di cavalli. Chi più ne ha, più ne metta. C’è poi chi, negli anni, ha deciso di esibire il proprio amato passatempo anche in pubblico: ad esempio Cech, ai tempi di Chelsea, suonò alla batteria ‘Smells like teen spirit’ dei Nirvana ad un music festival in Repubblica Ceca.

Beckham invece, dopo essersi trasferito negli USA, con gli amici Will Smith e Tom Cruise spesso si metteva in mostra in avvincenti gare di scherma. Più tranquillo Pirlo, versione enologo: memore del vigneto della nonna in cui passava gran parte delle estati da ragazzino, ha voluto continuare l’attività di famiglia e vendere online i propri prodotti, specializzandosi sempre più. Si potrebbe andare avanti per ore e ore ad indagare riguardo gli hobby dei calciatori. E chi l’avrebbe mai detto: per loro è semplicemente un modo come un altro per staccare la spina dalle pressioni di tutti i giorni. E c’è da capirli, dopotutto: che fatica la vita da… Calciatore. In fine dei conti, risate a parte, è pur sempre un lavoro.

Alberto Trovamala

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