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Data: 18/02/2017 -

Dalle difficoltà della Lega Pro alla Nazionale, l'ascesa di Kevin Bonifazi

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Alti, bassi, e adesso di nuovo alti. Stavolta, però, con tutto l’ottimismo di crescere ancora, senza interruzioni. Kevin Bonifazi è una delle rivelazioni dell’anno, con la sua Spal che dalla Lega Pro adesso punta alla promozione in Serie A. Due giorni prima dello scontro diretto con l’Hellas Verona, arriva la notizia più bella: essere tra i convocati di Giampiero Ventura per lo stage della Nazionale.

Felicissimo, Kevin, per essere stato scelto e osservato dal commissario tecnico dell’Italia. La gioia è incontenibile, ma cerca di non farsi prendere troppo dall’euforia: ora testa alla Spal e alla partita con i veneti, che tanto può dire sul resto della stagione dei ferraresi.

Eppure, nessuno avrebbe puntato su di lui. A 13 anni non aveva la corporatura del giocatore: bassino e anche in sovrappeso. E’ stato prelevato dal Nuova Tor Tre Teste più per le doti del fratello che per le proprie. Prima di sorprendere tutti, con una crescita sorprendente, specialmente dal punto di vista tecnico. Chi lo ha conosciuto nei suoi anni di calcio giovanile, ne racconta stupito l’evoluzione. Il Siena si accorge di lui e del suo carattere deciso in campo: non teme il confronto fisico e non ha paura di cercare il virtuosismo in disimpegno. Chiedere ad Amauri: dalla Toscana, Bonifazi fu prelevato dal Torino che lo aggregò alla squadra primavera. In amichevole con la prima squadra, gli tocca marcare l’attaccante italo-brasiliano. Un duello intenso, senza esclusione di colpi. A fine partita, Amauri gli si avvicina. Kevin crede di averlo infastidito con quel suo modo di giocare esuberante, invece il giocatore gli dice: “Diventerai un grande difensore”.

Profezia avverata, quelle parole sono servite come monito, quando la carriera di Kevin ha incontrato diversi ostacoli. In Lega Pro ha avuto poco spazio, s’è scontrato con una realtà che impone una maturazione, per poter proseguire il sogno di giocare ad alti livelli. Mesi che gli sono serviti ad apprezzare il valore del lavoro duro, della costanza, che poi gli è servita quando è ricominciata la sua ascesa. Una forza caratteriale importante, il sorriso non gli è mai mancato nemmeno nei momenti difficili e l’ha aiutato a crearsi una corazza. E’ sempre stato solare, Bonifazi, e adesso si gode il suo momento magico. La convocazione arriva al suo secondo anno da professionista, un risultato che probabilmente non avrebbe mai immaginato. E che potrebbe rappresentare l’inizio di un’incredibile carriera.


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