Capodanno all’orizzonte, sguardo volto all’indietro per tracciare conclusioni su questo 2016 pronto a volgere al termine. Un altro anno di Serie A in fase d’archiviazione tra scommesse, favole, delusioni, flop ma soprattutto… top. Perché, in fondo, sono questi che rimangono impressi nella memoria. Andiamo a vedere, ruolo per ruolo, chi abbiamo scelto per voi:
Gianluigi DONNARUMMA - Il baby talento del Milan è stato lanciato nella mischia a fine 2015, ma è nel 2016 in cui è diventato definitivamente protagonista. Talento puro. Con potenzialità fuori dal normale. Dopotutto, prendersi la porta del Milan a 16 anni per consacrarsi appena diciassettenne è davvero per pochi eletti. E 46 presenze in Serie A solo nel 2016 la dicono lunga. Raggiungendo forse l’apoteosi nella finale di Supercoppa disputata a Doha, per la quale verrà ricordato per sempre come eroe dal popolo milanista. E dire che non è la prima volta che ‘Gigio’ sbatte la porta in faccia alla Juve: impossibile dimenticare la parata decisiva su Khedira al 96’ nell’ultimo incrocio tra Juve e Milan in campionato. Giusto per mettere i bastoni tra le ruote a quel Buffon di cui tutti l’hanno eletto erede.
BONUCCI – il difensore viterbese della Juve ormai è un’autentica certezza. Difende e imposta, segna gol decisivi. Questo 2016 gli ha portato in consegna l’ennesimo Scudetto – il sesto in carriera considerando anche quello vinto da giovanissimo all’Inter –, una Tim Cup, un Europeo vissuto da protagonista e l’interesse del Chelsea di Conte, che per Bonucci avrebbe fatto follie. Sentendosi però replicare “No, grazie”: Incedibile per i bianconeri, senza se e senza ma. Che anno indimenticabile per il difensore di Allegri, esclusi i problemi familiari legati alla salute del figlio Matteo che sembrerebbero ormai solamente un brutto, lontano ricordo.
HAMSIK – Idolo indiscusso a Napoli, dov’è capitano e trascinatore. Un 2016 avaro di titoli di squadra, dove però lo slovacco ha messo ancora una volta la propria firma nella storia del Napoli. Non solo è diventato il primo giocatore azzurro a segnare una rete in tre differenti edizioni della Champions League grazie al gol contro il Benfica del 28 settembre, ma è riuscito anche a raggiungere e superare le 400 presenze ed i 100 gol col Napoli. È attualmente terzo nella classifica dei marcatori all time tra tutte le competizioni con 105 gol, alle spalle solamente di Sallusto (108) e Maradona (115). Attenzione: nel 2017 lo slovacco potrebbe frantumare ulteriori record.
HIGUAÍN – E chi se no. L’uomo che nel 2016 ha scritto la storia della Serie A: capocannoniere di tutti i tempi, 36 gol con la maglia del Napoli in un solo campionato. Trasformatosi poi da re a uomo più inviso per il San Paolo, causa il passaggio alla Juve in estate dopo il pagamento di una clausola rescissoria da circa 90 milioni. Ma nemmeno con la Juve la storia non è cambiata anzi, il ‘Pipita’ segna e trascina: sono già 13 i gol in maglia bianconera, 10 in Serie A e 3 in Champions. L’attaccante più rappresentativo di questo 2016 non poteva che essere lui.
DI FRANCESCO – Un 2016 agli antipodi quello di Di Francesco. La prima metà, da urlo: un campionato da protagonista per il Sassuolo capace addirittura di qualificarsi per l’Europa League (complice la sconfitta del Milan in finale di Tim Cup); in questa seconda metà invece, in seguito a numerosissimi infortuni, il Sassuolo sta davvero faticando in campionato mentre è stato costretto a salutare l’Europa League già al termine dei gironi. Eppure, è impossibile mettere in secondo piano quanto realizzato: i meriti superano abbondantemente i demeriti ed è per questo che abbiamo deciso di inserire l’allenatore neroverde in questa speciale classifica.