Cose che si possono fare in quasi tre anni: concepire e far nascere almeno due figli, imparare a parlare e camminare, collezionare svariati punti fedeltà al supermercato di fiducia, diventare il più giovane esordiente nella storia dell’Under 21 e segnare il primo gol con la maglia azzurra giocando solo due partite. Per informazioni rivolgersi a Federico Bonazzoli che il 17 novembre del 2014 esordiva con l’Under di Di Biagio contro la Danimarca diventando il più giovane ad aver indossato quella maglia (record battuto solo da Donnarumma qualche tempo dopo), il 10 ottobre ha segnato il suo primo gol: in mezzo un buco durato un’eternità.
"Ho fatto tanti errori in passato, non voglio ripeterli. Ho perso tanto tempo, ma sono ancora giovane", ha dichiarato Bonazzoli subito dopo la gara con il Marocco.
Il suo rapporto con l’azzurro è di quelli che facilmente si può definire di “odi et amo”. Un amore forte ma anche tormentato, fatto di picchi altissimi (il record e il gol) e buchi profondissimi (le continue mancate convocazioni per lo scarso impegno nelle squadre di club).
Ma quella di Federico Bonazzoli - nato e cresciuto nel settore giovanile dell’Inter - è la classica storia a lieto fine. Convocazione per l’amichevole contro il Marocco e gol nello stadio dove tutto il pubblico fa il tifo per lui. A Ferrara, infatti, Bonazzoli gioca regolarmente con la maglia della Spal e quello contro il Marocco potrebbe essere il gol gusto per sbloccarsi nel suo stadio anche in chiave campionato. Un centro da attaccante vero, da prima punta: quella che serve a Di Biagio così come a Semplici. Due allenatori che in avanti avrebbero già tanta abbondanza, ma problemi di questo genere li vorrebbero tutti.
Virginia Robatto