Campo, tribuna, sala stampa. Dal ‘give me five’ iniziale al dulcis 'we’re on top’ finale. L’espressione facciale del presidente Joe Tacopina non sembra cambiare proprio mai, nemmeno sotto una pioggia fastidiosa e tagliente: sorriso in volto, sicurezza quasi ostentata che traspare dai suoi occhi. S’acciglia giusto un po’ solo in coda quando incrocia l’altro presidente, quello del Campodarsego Pagin. E che i due non si amino lo sanno anche i muri del Penzo. Un Tacopina d’un pezzo, american style. Che stanotte dormirà come un ghiro beato con la testa a più tre sui rivali padovani. Chi farà sicuramente più fatica sarà il ds di questo Venezia Perinetti, ancora in trans agonistica, ne siamo certi. Per lui un’intera partita vissuta con le mani incollate alla recinzione dello stadio, appena sotto la tribuna centrale. Cappello bello largo in testa e sciarpa arancioneroverde al collo: e via di consigli come ‘dai, dai, manteniamo la posizione’ oppure semplici accorgimenti ‘stagli addosso’. Pure qualche parolaccia, ma quella non si può dire. Sul finale, scompare forse esausto dalla gioia. “Il direttore, dov’è?”. Click! Paparazzato nei meandri dello stadio, l’adrenalina - solo positiva dopo il 2-0 sull'avversario - viene scaricata tutta sul telefonino: “Rispondo a qualche sms” sussurra. E che non ne abbia inviato anche uno lui, di sua sponte e dal nulla; magari al figlioccio argentino Dybala perché no, visto il rapporto tra i due non sorprenderebbe affatto. E se così fosse stato, ha sicuramente portato bene.
Chi sorride a prescindere è Massimo Taibi, oggi di ritorno nel suo stadio (solo come spettatore) dopo parecchio tempo. Tutti a stringergli la mano con grande riconoscenza, lui disponibile ringrazia anche gli americani amici del presidente. E non dribla nemmeno le mie domande in esclusiva per gianlucadimarzio.com. “Io qui ci ho lasciato il cuore, è sempre bellissimo ritornarci. L’anno della salvezza con Novellino in panchina è stato splendido, c’erano sempre 15 mila persone allo stadio. Uno spettacolo unico”. Poi, chiedo curioso. “Ma sei qui per lavoro?”. L’attuale ds del Modena non smentisce: “No, insomma, beh… è sempre un piacere seguire il Venezia. Lo vengo sempre a vedere volentieri quando posso”. Un commento anche su Recoba: “Quando Novellino sfidava il Chino in allenamento e gli diceva ‘prendi la traversa e fai gol’ o ‘prendi il palo e buttala dentro’ beh… alle volte io mi piazzavo in porta e qualche gol lo prendevo” e ride. Si vede pure Ivone De Franceschi, altro (vecchio) cuore del posto. Soddisfatto: "E' stata una buona partita, un bel Venezia". Che unito riparte, mette la freccia e sorpassa il Campodarsego in classifica, destinazione Lega Pro. "Perché una città così bella merita il massimo... anche nel calcio" Tacopina dixit giusto qualche mese fa. E se dovessimo valutare Piazza San Marco oppure i colori di Rialto... sarebbe il massimo proprio, una meraviglia unica da Serie A.