La storia di Antonio Reguero inizia nella cantera del Real Madrid ed ha un presente che dice... Lapponia.
Passo non breve, e non solo per la distanza geografica, ma ormai l'avventura in Finlandia del portiere classe '82 dura da due anni.
Una vita (lavorativa) rivoluzionata nell'estate 2016, quando era allenatore di portieri del CD Guadalajara e poi arrivò quella chiamata con l'offerta del RoPS Rovaniemi che ha rilanciato la sua carriera.
L'allenatore della squadra finlandese voleva che Reguero difendesse i pali del club durante la fase di qualificazione all'Europa League.
Insomma, aveva tutta l'aria di un'avventura passeggera; invece era solo l'inizio di un sodalizio che dura da due stagioni.
Nessun rimpianto per Reguero, anzi. "A 36 anni mi sento meglio di quando ne avevo 25", ha assicurato.
Le sue qualità tra i pali inevitabilmente spiccano in un campionato come la Veikkausliiga (prima divisione finlandese), tanto da essere diventato presto il portiere meno battuto della competizione con 21 giornate senza reti subite.
E il futuro? Nessun pensiero al ritiro. Reguero non lascia, bensì raddoppia. Contratto rinnovato con il Rovaniemi lo scorso giugno e avventura che prosegue.
Ne ha fatta di strada da quando era un ragazzino di 11 anni e stava per firmare con l'Atletico Madrid ma poi il Real entrò a gamba tesa sul suo futuro, strappandolo ai Colchoneros.
Tanta strada e tanti anni sono trascorsi da quella trafila nelle giovanili dei Blancos fino all'amichevole giocata insieme a Roberto Carlos, Figo e Ronaldo...
In Finlandia adesso ha trovato la sua nuova casa e, ad oggi, non la cambierebbe con niente al mondo. Portiere e preparatore insieme, perché "è bello essere l'allenatore di te stesso".
Catapultato in una nuova dimensione, in cui si è dovuto presto abituare ai 30 gradi gradevoli dell'estate e ai -28 dell'inverno. "E' tosta, ma anche questa è un'esperienza". Paradosso felice della sua nuova realtà.
