Croazia e Spagna contro un'altra volta, due mesi dopo la goleada della Roja ai vice-campioni del mondo. Zlatko Dalic è ancora alla guida della propria nazionale e conosce l'importanza della partita in ottica salvezza in Uefa Nations League. E con la Spagna il suo legame diretto è rappresentato da Luka Modric, la stella del suo capolavoro mondiale, secondo lui messo troppo spesso al centro delle critiche quando al Real Madrid ci sono dei problemi di risultati. "La colpa sempre agli stranieri. Quando il Real perde una partita cercano sempre un colpevole tra lui, Kroos e gli altri che non sono spagnoli. Ho parlato con Luka pochi giorni fa, lo sa che nel calcio non si può rendere sempre al massimo, ma lui per me rimane il miglior giocatore al mondo". Un'occhiata di riguardo, quasi un segnale per l'assegnazione del Pallone d'Oro che è il grande sogno di Modric e della Croaiza intera, un sogno che Dalic sta facendo di tutto per difendere da attacchi gratuiti della stampa vicina al Madird.
Parole dure contro il Real, la squadra più rappresentata dalla nazionale della Spagna, che dovrà giocarsi a Zagabria il primo posto nel proprio girone. "Sappiamo che dobbiamo prenderci una rivincita. Non è una vendetta ma abbiamo bisogno dei 3 punti" ha commentato Dalic.
Davanti a lui un nuovo avversario, Luis Enrique, che ha cambiato l'identità della Spagna dopo il flop di Russia 2018, lì dove la sua Croazia si era dimostrata superiore. "Adesso fanno meno possesso e verticalizzano più rapidamente. Hanno portato dei giovani e Luis Enrique ha portato il suo stile. Sarà una partita difficilissima, dovremo avere l'iniziativa e la forza di gestire il pallone. Loro sono rapidi, noi dovremo giocare con calma".
La sfida più importante per ritrovare la vera Croazia e possibilmente anche il miglior Modric, sperando che stavolta le colpe siano solo degli spagnoli.