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Data: 24/04/2017 -

Dal vecchio paragone con Balotelli a una vita tutta famiglia e religione: l'Empoli torna a volare con "SuperMame" Thiam

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Questione di soliti attimi che cambiano vita, stagione, o per certi versi anche carriera. Con il mercato sempre di mezzo: dalla Grecia all'Italia, dall'esperienza al PAOK all'improvvisa opportunità-Empoli. Mame Thiam ora si gode quello che ha sempre sognato: ruolo da titolare in un club di Serie A e il primo centro di sempre nel massimo campionato, nientemeno che a San Siro e contro il Milan. Stoppandone serie positiva e rincorsa all'Europa, in un pomeriggio milanese che decisamente in pochi avrebbero pronosticato…

E dire che per lui sembrava andare davvero tutto storto, un po' come per il suo Empoli. Otto mesi senza mai giocare in Super Ligka Ellada, colpa di un infortunio al ginocchio incapace di dargli tregua, e l'opportunità di tornare a riassaporare il campo grazie ad una doppia proposta: prima l'interesse del Pescara, poi la chiamata decisiva di Martusciello. Ritrovare l'amico Dioussé e l'ex compagno Buchel, con cui aveva condiviso i bei tempi di Lanciano, dopo aver usato la B come trampolino ideale per mettersi in mostra e conquistare le attenzioni della Juventus, che ne detiene attualmente il cartellino. E che ora più che mai, dopo averne osservato da vicino le ultime, ottime prestazioni, è pronta a monitorarne crescita ed evoluzione.

Tipo semplice, Mame. In campo una furia: voglia di aggredire tutto e tutti, spaccando all'occorrenza la porta, come oggi. Fuori, invece, ragazzo solare e pacato, tutto religione e famiglia: affetti sempre presenti tra materiale tecnico ed esultanze, foto e bandiera del Senegal sui parastinchi e ringraziamenti a Dio dopo ogni gol. Quello che ha finalmente ritrovato dopo oltre una stagione, dopo le ultime firme nell'esperienza belga (in prestito) allo Zulte Waregem, scatenando anche l'esultanza e i complimenti di ex compagni come Manuel Turchi: reazioni di chi non l'ha certo dimenticato, da capitano, nella sua miglior parentesi italiana da 12 gol e 8 assist totali, viatico per uno step in più che Thiam, anche grazie ad Empoli, sta provando a compiere. Ritrovando quell'Italia abbracciata a soli 14 anni grazie alla chiamata dell'Inter, già con l'appellativo di "SuperMame" per l'iniziale somiglianza fisica con Balotelli, e del quale sentiva fortemente la mancanza.

Ora, una vita nuova. Un po' come quella dell'Empoli, da 7 punti nelle ultime 3 gare per allontanare gli incubi di una zona retrocessione avvicinatasi pericolosamente dopo 10 gare senza vittorie: prima il derby toscano contro la Fiorentina, poi l'impresa di San Siro. Doppio 1-2 a cancellare tutte le difficoltà precedenti, vedendo la salvezza un po' più vicina a 5 (come i punti che lo separano dal Crotone) giornate dal termine: in una reazione che porta (anche) il nome di Mame Baba Thiam. Uno che di grandi prestazioni in A vuol fare una splendida abitudine, e non certo roba da post occasionale su Instagram: il 7 in pagella contro la Fiorentina, vista la gara di oggi contro il Milan, non poteva essere che l'inizio. Perchè per tornare "SuperMame", come qualche anno fa, servono anche giornate come queste...



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