Dal ritorno con Walter Zenga al possibile addio con Marco Giampaolo, passando per Vincenzo Montella: la storia di Cassano e la Sampdoria è, forse, già pronta ad un nuovo capitolo che potrebbe vederli di nuovo lontani. Come nell'intramontabile racconto dei fratelli Vanzina 'Sapore di mare 2', esattamente un anno dopo la storia è pronta ad essere riscritta. A fare da sfondo sempre il mare: niente Versilia e Capannina però, ma il lungomare di Genova. Bogliasco. Al posto di Gianni e Selvaggia, protagonisti Antonio Cassano e la sua Sampdoria. Quella che lo ha riportato in Italia dopo le difficoltà di Madrid e con la quale ha conquistato uno storico preliminare di Champions League. Quella del litigio con Riccardo Garrone, del brusco addio, e dei rimpianti. "È l''unica 'cassanata' che non rifarei" le parole ripetute più volte da FantAntonio. E poi le scuse. La voglia di tornare. Il ritorno ad un passo e il no di Mihajlovic.
Il resto, è storia recente. Per riviverla basta riavvolgere il nastro esattamente di un anno. È il 9 agosto del 2015, infatti, quando dopo i ripetuti veti di Zenga - 'Non rientra nel progetto' - Antonio Cassano torna ad essere un giocatore blucerchiato. Contratto biennale da quasi 700 mila euro a stagione più bonus e clausola 'anti-cassanate' per quella che "sarà la nostra bandiera", annuncia Ferrero. La firma sul contratto all'Ac Hotel in mattinata, il pranzo con l'Uomo ragno all'Astor di Nervi e nel pomeriggio il saluto dei tanti tifosi saliti al Mugnaini per riabbracciarlo. L'esordio in campionato è alla prima giornata: ultimi quindici minuti nella manita al Carpi. Lo spazio con l'ex allenatore di Palermo e Catania però è poco, come i punti della Sampdoria dopo il ko di Marassi con la Fiorentina. Arriva Montella. È il 15 di novembre, per Cassano la possibilità di rimettersi in gioco sotto la guida del vecchio amico Vincenzo. Protagonista nel derby d'andata vinto, tornato al gol in blucerchiato nella sconfitta interna per 1-2 con la Juventus, anche con l'Aeroplanino lo spazio non è quello sperato e l'andamento deludente della squadra non aiuta. La stagione di chiude con il pesante ko nel derby di ritorno, lo sfogo dell'Avvocato Romei negli spogliatoi all'indirizzo della squadra, le parole grosse del fantasista barese è un telegramma poi rientrato.
Si torna a parlare di 'Caso Cassano' - intanto Montella saluta direzione Milano e in panchina arriva Giampaolo - ad accenderlo le dichiarazioni dei primi di luglio del presidente Ferrero . "Antonio? Abbiamo fatto un grande sforzo un anno fa per riportarlo qui, ora però credo sia tempo di voltare pagina". Prima Zenga, oggi Ferrero: Cassano - che nel frattempo ha lavorato duro durante le vacanze e si è presentato in ritiro tirato a lucido - come quasi dodici mesi prima non fa parte del progetto. E a dirlo al 99 di Bari Vecchia è direttamente il presidente in persona, in una delle stanze dell'Ac Hotel di Genova. "Che gli ho detto? Che puntiamo sui giovani, e che non credo avrà molto spazio. Lui però vuole restare e mi ha assicurato che non farà cassanate".
Caso chiuso. Almeno fino allo scorso venerdì. L'attaccante non è in campo per l'ultima seduta nel ritiro di Acqui, a precedere la partenza per le amichevoli con Malaga e Barcellona. Gastroenterite la versione ufficiale, Cassano sul charter direzione tournée spagnola non sale. Ecco allora tornare subito prepotentemente le voci legate al mercato, spunta un interesse del Sassuolo non confermato dai neroverdi. Gli ultimi frame della storia, nella giornata di ieri, raccontano di un Cassano in orbita Entella, ancora nessun contatto però tra la società e l'agente del calciatore Bozzo. Da risolvere prima, eventualmente, ci sarebbe però il contratto con la Sampdoria, perché Cassano per il club di Antonio Gozzi guadagna comunque troppo. Fondamentale una buonuscita dai blucerchiati per far quadrare i conti, ma questa è un'altra storia, ancora tutta da pensare. Quella ora sugli schermi racconta di Cassano e la Sampdoria - un anno dopo: stessi protagonisti, copione diverso. Quella di dodici mesi fa era storia di ritorni, oggi si parla di nuovo di addii. Sala gremita, spettatori più che interessati i tifosi blucerchiati: ancora una volta divisi tra pro e contro Cassano. Il finale? Ancora tutto da scrivere.