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Data: 20/03/2016 -

Dal rifiuto al Boca all'esordio nel River: Lanzini, la 'Joya' che esalta il West Ham

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"Toda 'Joya', toda beleza"! Giù il cappello, su le mani. Stamford Bridge si stropiccia gli occhi davanti a Manuel Lanzini, capace ieri di freddare Courtois con un destro a giro da favola e sbloccare uno spettacolare Chelsea-West Ham. Talento cristallino, piedino niente male e personalità da vendere per questo giocatore classe '93 cresciuto nel River Plate e consacratosi tra Hammers. Roy Paci e Aretuska nella loro melodia tutta latina sembrano esaltare le caratteristiche di questa 'Joya' sudamericana, nata e cresciuta a pane, acqua e Millionarios. Sono i primi anni 2000 e il Club Academia Kaly de Itunzaigó accoglie nella propria 'cantera' un gracile ragazzino di 9 anni con la passione per il futbol nelle vene.

Dribbling e velocità, associate ad una grande predisposizione al gol, convincono Ramon Maddoni a selezionare quel piccolo fenomeno per un provino con il Boca. Gli anni sono solo 10, ma al cuor non si comanda nemmeno da bambini. "No grazie, io tifo River il resto non mi interessa". Riquelme, Gago, Cambiasso e Palacio, Maddoni ci sapeva fare con i giovani, ma questa volta è diverso, questa volta la storia prende una piega inaspettata. L'anno dopo è quello giusto, il sogno si avvera, Manuel Lanzini si veste di biancorosso. Tutta la trafila nelle giovanili dei Millonarios e poi, in un caldo 8 agosto del 2010, l'esordio contro il Tigre. Ortega stremato chiede il cambio, Angel Cappa sceglie lui, la Joya, pronta ad incantare un 'Monumental' strapieno. Pochi mesi e la felicità si trasforma in delusione, al termine del Clausura 2011 il River subisce l'onta della retrocessione e Lanzini passa al Fluminense in prestito oneroso. C'è un certo Conca da sostituire, ma il talento argentino non si tira indietro. Primo gol da professionista in un 2-1 contro il San Paolo ma anche tante giocate da applausi che gli consegnano il biglietto di ritorno al River.

Numero 10 sulle spalle, responsabilità che crescono e personalità che supera i livelli di guardia. I numeri si fanno sempre più entusiasmanti e, nel 2012, gli valgono l'inserimento nella lista dei migliori Under19 stilata dalla rivista Don Balon. La stella di Manuel Lanzini brilla di una luce accecante, i club europei cominciano a staccare i numerini per sedersi al tavolo del River, e lì in sala d'aspetto, si scorge anche la figura di Walter Sabatini. Nel 2014, però, ecco il colpo di scena. L'Al-Jazira mette sul tavolo 7,5 milioni di euro e si prende il ragazzo, sbaragliando la concorrenza di mezza Europa. Tin, tin, tin, le monete cominciano a cadere piano piano nelle casse dei Millonarios, ma il campionato arabo è una vetrina poco illuminata per poter permettere a Lanzini di splendere. L'estate scorsa ecco la svolta. Il West Ham vola in Arabia, stringe la mano all'Al-Jazira e mette la 'Joya' su un aereo per l'Inghilterra. Esordio in Europa League e subito gol contro l'Astra dopo soli quattro minuti: gli occhi di Slaven Bilic si illuminano di una luce nuova. Poche settimane dopo, primo squillo anche in Premier, 0-3 ad Anfield contro il Liverpool e rete fulminea che sblocca il risultato. Eleganza, personalità e grande concretezza definiscono il Manuel Lanzini in salsa english, abile a trovare la via della porta con poche occasioni a disposizione: sono già 5, infatti, i gol in 9 tiri verso lo specchio. L'ultimo ieri contro il Chelsea, un destro a giro che batte Courtois ed esalta il West Ham, fermato poi sul 2-2 dagli uomini di Hiddink. 'Manu' incanta, l'Arabia è lontana, la Premier lo affascina: 'Toda Joya, Toda Beleza", che spettacolo Manuel Lanzini.  


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