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Data: 23/01/2017 -

Dal post su Facebook alle scarpe da corsa, Beppe e Gianluca raccontano i 70 anni in famiglia: "Ma non so ancora quando lo ringrazierò..."

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“Caro amico di scrivo…”. No, grazie. Caro papà ti scrivo. E’ quello che ha fatto sabato sera Gianluca Savoldi per i 70 anni di Beppe, attaccante da record della serie A italiana, ma per sui semplicemente papà. Lo ha fatto con un post su Facebook diventato virale nell’arco di pochi minuti. “Sì, ma lui non usa i social - racconta Gianluca Savoldi a gianlucadimarzio.com - e così è stato più un omaggio che una dedica. Perché lo ricordano tutti per i gol e le giocate da calciatore, mentre io volevo che non passasse sotto silenzio una data così importante”. Gianluca ha voluto giocare un po’ a fare il giornalista, all’insaputa del papà. “In effetti mi sono svegliato questa mattina e mia moglie mi ha detto ‘Guarda un po’ cosa ti ha scritto Gianluca””, ci ha raccontato ancora con un filo di commozione Beppe Savoldi. “In effetti ieri sera ho fatto lo screenshot del post e l’ho girato a lei perché papà non usa né Facebook né Whatsapp e quindi era l’unico modo per farglielo vedere”. Ma ad oggi ancora nessuna reazione da parte di Beppe. “Anzi, aspetto di leggere quest’intervista per avere una versione ufficiale”, aggiunge Gianluca con una risata.

“Non mi piacciono i complimenti neanche quelli dei propri familiari perché sono un po’ alla vecchia maniera. Ma non posso negare di aver apprezzato molto il gesto e l’idea”, ci confessa Beppe Salmodi che aggiunge. “In effetti non so se e quando gli risponderò. Ma troverà il modo ed il tempo per fargli capire che per me è stato davvero bello leggere quelle parole”.

Gianluca ha avuto l’idea del post in serata, dopo il pranzo di compleanno a casa del papà a Bergamo. “Abbiamo dovuto fare a pranzo perché poi la sera c’erano le partite e guai a distrarlo in quei momenti”. Perché Beppe Savoldi è ancora legatissimo a quel mondo che gli ha dato tante soddisfazioni. “Non parlo mai pubblicamente di lui. Ricordo che da ragazzo alle volte facevo anche finta di non essere suo figlio perché mi imbarazzavo, ovviamente in senso buono”. Ma adesso l’orgoglio di un papà così non poteva rimanere nascosto. “Per me quel post è stato l’insieme di tante prime volte. La prima volta che parlavo pubblicamente di lui, la prima volta che ne esaltavo i numeri da calciatore ed anche la prima volta che l’ho chiamato “Mister miliardo”, ovvero come fu soprannominato dopo il passaggio record dal Bologna al Napoli”.

Dal regalo virtuale (il post su Facebook) a quello tradizionale. “Gli ho regalato un paio di sneakers che userà per correre, giocare a tennis o andare in bici perché so che è un oggetto che gli piace tanto. Dico sempre che se dovessi descrivere mio padre con un oggetto dire che è una sneakers”. Ed infatti Beppe Savoldi ha apprezzato eccome. “Regalo azzeccato - spiega - perché sono rimasto uno sportivo dentro. Mi sento ancora un agonista. Ci tengo e mi piace sentirmi vivo e sportivo. 70 anni non sono mica pochi, si vede addosso il segno dell’età, ma non mi nascondo perché l’età è quella che è”. A tenersi giovane ci pensano anche i suoi nipotini che nel giorno dei suo compleanno praticamente non sono mai scesi dalle braccia del nonno. “Ho un rapporto particolare con i miei nipoti, ma ho un rapporto particolare con i giovani perché mi piace ridere e scherzare con loro e li prendo un po’ in giro: gli faccio gli scherzi e vedo che si divertono. Mia moglie mi dice “sei più piccolo di loro” ”.

A chiudere ci pensa Gianluca, con una battuta. “Ah, dico sempre a i miei amici: “Mio padre ed io abbiamo segnato 173 gol in serie A”. Poi mi prendo una pausa e aggiungo: “Lui 168, ed io 5”, ma va bene lo stesso”.



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