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Data: 23/09/2016 -

Dal chiodo fisso Bruno Peres all’intrigo Ljajic: Torino-Roma e un lunch match…dal retrogusto di mercato

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Per certi periodi, va così. Chiodo fisso in testa, cellulare in mano e tocco sul touchscreen per chiamare e insistere via messaggio con quel contatto che proprio non vuoi smettere di inseguire. Corteggiamento? Fuochino, sì, ma 2.0 ed in versione calcistica: perchè nei mesi in cui è il calciomercato a far da padrone nel mondo del pallone, ogni smartphone è un piccolo epicentro di trattative e retroscena pronti a scaldare i giorni più intensi di ogni sessione. E Torino-Roma, lunch-match di domenica prossima, non potrà che riportare all’attualità in questo senso uno degli assi di mercato più forti dell’ultima sessione. Prendete Walter Sabatini e Gianluca Petrachi, rispettivi ds dei due club. Se aveste sbirciato sui loro cellulari in questi mesi, rigorosamente alla voce “Telefono”, sarebbe stato sin troppo facile trovare il nome dell’uno e dell’altro tra numeri “Preferiti” e chiamate “Recenti”. Habitué, ormai, per i quadri dirigenziali granata e giallorossi, mantenersi in contatto, giorno dopo giorno: interessi reciproci, pallini inseguiti da tempo ed esuberi di lusso ai quali dover garantire maggior spazio dopo nuovi, grandi arrivi. Qualche interesse e tanti punti in comune, insomma, per far sì che non potesse nascere qualcosa di concreto. Sul mercato… Bruno Peres il primo, vecchio colpo di fulmine, la cui scintilla è tuttavia scoccata solo poco più di un mese fa. Anni di avances giallorosse, tra la forte tentazione di lottare per il vertice offerta al brasiliano ed una proposta economica importante al Torino, e risposta granata sempre uguale, tra la perenne indecisione di uno “Sta scrivendo…” e “Online”: “No, se ne riparlerà”, con tanto di emoji ad occhiolino volta a far comprendere, forse, che l’insistenza giallorossa avrebbe prima o poi pagato. E così è stato: circa 15 milioni di euro nelle casse della società di Cairo, tra prestito con obbligo di riscatto e bonus, e doppio “ok” per concludere l’operazione. Conversazione archiviata? Nulla affatto. L’arrivo di Mihajlovic sulla panchina granata ha stavolta portato Petrachi, spinto dalla voglia del suo allenatore di ottenere nuovi rinforzi, a riaggiornare nuovamente chat ed elenco chiamate verso Roma, sempre sponda giallorossa. Le richieste, stavolta, portano a un tentativo di doppio colpo granata: Iago Falque e Ljajic, rientrato dal prestito con mancato riscatto all’Inter e chiuso, come lo spagnolo, dalla grande abbondanza offensiva a disposizione di Spalletti. E se per il prestito dell’ex Genoa l’accordo si è rivelato una formalità, con un paio di telefonate a sancire il tutto, ben diversa è stata la situazione legata al serbo, vero e proprio intrigo: da un iniziale “sì” rivelatosi apparentemente certo ai tentennamenti successivi, tra nuove ipotesi italiane (Milan con Montella) ed estere (Celta Vigo) tenute ancora in considerazione. Per prendere una decisione definitiva, almeno nel caso di Ljajic, niente smartphone stavolta: volo in Serbia, dialogo diretto con papà e via ad ogni dubbio su un (definitivo) futuro in maglia Toro, dopo quel flipper nel monitoraggio tra “Ultimo accesso alle...” ed “Online” senza novità nelle ore precedenti a tenere un pizzico in ansia la dirigenza granata. E non è finita qui. Perchè dopo un mese di dialogo cessato e generale, reciproca soddisfazione in un asse Roma-Torino ormai consolidato, a comparire sull’applicazione Whatsapp di Sabatini e Petrachi è arrivato un gruppo. Nome: “Castan”, “Amministratore” il ds Osti. Il difensore brasiliano, ceduto a titolo temporaneo dal club giallorosso alla Sampdoria, non è riuscito a trovarsi a proprio agio nel sistema di gioco di Giampaolo, e l’ipotesi di un prestito girato al Toro si è trasformata, in poche ore, da ipotesi a semplice realtà. “Documenti condivisi”? Quattro, alla fine, tutti firmati e depositati in Lega. Poi, chat archiviate e chiamate sospese, almeno fino alla prossima sessione estiva di mercato, con due diritti di riscatto sui quali discutere: per parlarsi di persona e ritrovare vecchie conoscenze, l’occasione perfetta sarà proprio domenica. Quando Torino-Roma, oltre ad un lunch-match decisamente interessante, non potrà che far gustare, ancora, un sapore di mercato. In attesa della prossima notifica…


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