Due finali di Europa League, una di Champions League e una di Confederations Cup nel 2013. In più, oltre 12 milioni di euro in banca come patrimonio personale. Nulla di eccezionale, verrebbe da pensare, perlomeno se il soggetto in questione fosse un calciatore stipendiato da un big team europeo. Ma così non è. I milioni in cassaforte e le finali di coppe internazionali sopracitate sono, infatti, il biglietto da visita di Bjorn Kuipers, quarantacinquenne olandese che di professione fa... l'arbitro.
Il fischietto olandese, infatti, risponde al titolo di "arbitro più ricco del mondo", e percepisce una cifra annuale tra i 2 e i 4 milioni di euro. Come? Con la catena di supermercati "C100" (che conta oltre 500 filiali nei Paesi Bassi), della quale il signor Kuipers è comproprietario: un marchio talmente noto nel paese d'origine dell'arbitro da essere finito persino sulla divisa di Max Verstappen, pilota del team Red Bull in Formula 1, a titolo di sponsor. Come se non bastasse, di recente Kuipers ha aperto anche un negozio di parrucchieri. Insomma, un vero e proprio businessman.
Nei Mondiali in Russia, Kuipers ha arbitrato Egitto-Uruguay, Brasile-Costa Rica, Spagna-Russia e Inghilterra-Svezia per ultima, in carriera ha diretto la finale di Champions vinta nel 2014 dal Real Madrid e quella di EL di quest'anno, più quella del 2013. Un palmàres niente male, che senza dubbio frutterà a Bjorn qualche migliaio di euro: spiccioli, praticamente, considerando il reddito dell'olandese. Tenendo conto di ciò, di una cosa possiamo essere sicuri: ogni volta che scende in campo con il fischietto in bocca, Kuipers lo fa solo per passione.