Un terzino mancino per Roberto Mancini. Viene facile il gioco di parole quando si parla del forte interesse dell'Inter per Guilherme Arana, classe 1997, diciotto anni di cui otto vissuti nel Corinthians. Una seconda pelle, una maglia che ha indossato fin da giovanissimo e che l'ha visto esordire tra i 'grandi'. Autore della sua promozione in prima squadra è stato Mano Menezes nel 2014 perché in quel ragazzino aveva visto qualità, prospettiva. E dunque, fresco di vittoria della Copa São Paulo de Futebol Júnior, ecco l'esordio. Poi però ecco un breve addio, anzi solo un arrivederci: prestito all'Atlético Paranaense, ma a Curitiba resta davvero poco. Tre apparizioni poi la richiesta di tornare a San Paolo; e per Arana è così, appena il Corinthians chiama lui risponde.
E torna a casa. Un domino, un puzzle in cui i pezzi si incastrano perfettamente, perché il suo ritorno è coinciso con la partenza di Fabio Santos, il terzino sinistro titolare, verso il campionato messicano, al Cruz Azul. Il sostituito è stato presto scelto: meglio riportare a casa chi è cresciuto con la maglia del Corinthians piuttosto che andare a cercare altrove. C'è anche Uendel su quella fascia, certo, ma con la cessione di Santos le sue chance per mostrare le sue qualità nel Brasileirão sono aumentate e non di poco.
Anche se ben presto sul giovane Arana si sono posati gli occhi di diverse squadre europee e oggi in vantaggio su tutte c'è l'Inter. La valutazione del club paulista è di 4 milioni, e i nerazzurri ci pensano seriamente. L'unico ostacolo ad un imminente suo approdo a Milano è dato dalla condizione di extracomunitario. L'Inter al momento non ha caselle libere, per questo dovrebbe aspettare giugno per tesserarlo. E ora si sta cercando di capire se prenderlo ora (magari con la collaborazione di qualche società per farlo arrivare prima) oppure per giugno. Un mancino per Mancini, eccolo: quel 'caçula' brasiliano, il piccolo Guilherme Arana col Corinthians nel cuore... e l'Inter nel futuro? A cura di Guendalina Galdi