Se giochi sulla fascia destra ed i tuoi tifosi ti chiamano simpaticamente “Pendolino”, non puoi che essere un giocatore con tutte le carte in regola per ricoprire quel ruolo che, in passato, è stato ricoperto da chi con questo nome si è affermato come uno dei più forti interpreti nella storia del calcio, Marcos Cafù. Se poi aggiungiamo che nella scorsa stagione sei stato eletto come migliore terzino destro della Serie B, il quadro è completo: stiamo parlando di un talento.
Stefano Sabelli, classe 1993, inizia a macinare chilometri su quella fascia nel settore giovanile della Roma, città che gli ha dato i natali. Agli ordini di Andrea Stramaccioni, si dimostra da subito una pedina fondamentale per i giallorossi. Dai Giovanissimi alla Primavera vince addirittura tre scudetti. Vittorie che però non bastano a legarlo ancora a quei colori. La società capitolina lo gira in prestito con diritto di riscatto della metà del cartellino al Bari.
Quattro stagioni da protagonista con il club pugliese, che nel frattempo il cartellino se lo era assicurato per intero, scommettendo tutto nelle potenzialità del giovane Stefano. Scommessa vinta. Ad oggi sono 124 le presenze con la maglia biancorossa, impreziosite da prestazioni di altissimo livello. Già nel mirino di molti club nella scorsa sessione di mercato, sembra essere arrivato il momento giusto per il tanto atteso salto di qualità: la Serie A. Carpi, Fiorentina e Sampdoria interessate in un primo momento, sondaggi avviati con il procuratore e possibilità di valutare tutte le offerte. A spuntarla, alla fine, la squadra guidata da Fabrizio Castori, vicinissima a chiudere l'operazione con la formula del prestito con diritto di riscatto. Sirene di mercato accese, con il nuovo "Pendolino" che potrebbe finalmente misurarsi con la Serie A. Carpi la stazione giusta per continuare a sfrecciare. A cura di Ubaldo Gulotta
