Sfortuna. Non c’è termine clinico che giustifichi quanto accaduto ad Arek Milik ieri a Ferrara. Il responso dopo la risonanza di oggi è il peggiore: rottura del legamento crociato del ginocchio destro. Esattamente lo stesso infortunio di un anno fa, solamente che all’altro arto. Si puó parlare di fragilità, di maggiore propensione a farsi male. Ma rompersi entrambe le ginocchia nel giro di un anno è solo tanta sfortuna.Un percorso (non certo invidiabile) fatto già da alcuni suoi colleghi. Su tutti Mattia Perin, operato ad entrambi i legamenti e tornato in campo a tempo di record. Ad aprile 2016 l’operazione a Villa Stuart per il ginocchio destro. 110 giorni dopo il nuovo esordio. Poi la famosa sfortuna ci ha messo lo zampino quattro mesi dopo, con l’infortunio al ginocchio sinistro durante Genoa-Roma. Nuova operazione dal Prof. Mariani e nuovo recupero lampo in 5 mesi. Il Prof. Mariani e Villa Stuart che hanno rimesso in campo anche Michele Somma, sfortunatissimo difensore ex vivaio della Roma. Crociato destro e sinistro in meno di un anno e mezzo. Anche per lui sei mesi di recupero per tornare in campo. Una speranza per Luca Paganini, sfortunato protagonista due settimane fa della seconda operazione al ginocchio. A dicembre 2016 la prima rottura, con il ritorno in campo ad aprile, ora il recupero dalla seconda, sempre seguendo il programma di recupero firmato dal Prof. Mariani.
Forza di volontà e tanta pazienza. Il fattore psicologico è fondamentale in un doppio recupero dallo stesso infortunio. Lo sanno bene i tre “romani” Strootman, Florenzi e De Vrij, protagonisti sfortunati di un doppio infortunio al crociato allo stesso ginocchio. Recuperi più lunghi, ma per tutti e tre un infortunio diventato solo un lontano ricordo da dimenticare. Un percorso clinico e psicologico che dovrà affrontare anche Milik. Guardando con fiducia a tutti quei colleghi che sono tornati a giocare dopo due infortuni uguali. Sono lontanissimi i tempi di Ronaldo e Van Basten, in cui una carriera veniva stroncata da una doppia operazione. Domani verrà operato a Villa Stuart. Sei mesi i tempi standard per un recupero totale, per un Napoli che aspetta Milik per l’accelerata finale di una stagione fondamentale.