Non ama parlare, ama fare: correre, lottare, "mi piace regalare emozioni", come dice spesso. Lui, Rolando Bianchi protagonista assoluto al Curi. Come? A modo suo, con il 'linguaggio' che meglio conosce, quello universale: quello del gol. Una doppietta che regala una grande vittoria al 'suo' (ancora per poco) Perugia, in dieci, di rimonta contro il Carpi.
Una doppietta speciale per lui. Fuori dal progetto tecnico, sul mercato, stasera l'ennesima panchina. Giorni pesanti, soffre in silenzio Rolando, poi si scatena. Entra al 28' del secondo tempo, Perugia in svantaggio e Bucchi che si gioca il tutto per tutto. Dopo quindici secondi (quindici!) si capisce subito che per lui è una serata particolare: la serata delle mille risposte a quel silenzio assordante che circolava attorno al suo nome e al suo ormai sicuro addio dal Perugia. Tre minuti, gol! D'istinto, di rabbia, di tutto.
E' scatenato Bianchi, incontenibile. Il pubblico si esalta. Calma! Il meglio deve ancora venire, passano altri due minuti. Eccolo il capolavoro. Ancora lui, Rolando Bianchi: missile spettacolare da fuori area. Rimonta Perugia, rimonta Rolando. Con la passione, quel cuore Toro che batte ancora forte dentro di lui.
Il Perugia passa il turno di Tim Cup, ma la scena è tutta per Bianchi. Cinque minuti (cinque, sì!) per cambiare, forse, una stagione. Per riscrivere forse un nuovo capitolo ancora più bello della sua storia, che con ogni probabilità sarà ugualmente lontano dai colori biancorossi. Ma poco importa, lui ha risposto da grande calciatore e da grande uomo. Che lottatore...e pensare che da giovane gli proposero di fare il modello!
Il suo di modello è un altro: un area di rigore, una porta e un pallone. Cuore e grinta li porta lui...Le Chanson de Roland!