'So riconoscere il calciatore guardandolo in faccia, non abbocco al bluff perché lo conosco bene. Provarci con me è come tentare di rubare in casa del ladro'. Walter Sabatini è così. Al Palermo prima, alla Roma poi. Adesso nell'area tecnica del gruppo Suning. Un direttore sportivo non comune, che ha letto Hemingway e Dostoevskij, con una spiccata dialettica e il talento di riconoscere quale giocatore può diventare un futuro crack di mercato. Durante i suoi cinque anni da ds della Roma l'hanno chiamato in molti modi, tra sacro e profano, da 'Pijo tutto' a 'Mago del mercato' fino a 'Re delle plusvalenze'. Sì, le plusvalenze. Quelle che di sicuro fanno sorridere i club, forse un po' meno i tifosi, ma che sono alla fine il motore del suo mondo. Quello del calciomercato.
Porte sempre girevoli, tra entrate e uscite, acquisti e cessioni. Colpi 'da maestro', grazie a quei giovani, spesso quasi sconosciuti, osservati e portati nel calcio europeo spendendo poco e poi rivenduti a prezzi di molto superiori. L'esplosione di un talento, l'aumento del prezzo del cartellino, il club giusto ingolosito dal talento in questione e l'addio. Facile? No, affatto. Infatti non sempre un giocatore rende quanto sperato. E anche nella sua parentesi in giallorosso c'è stata qualche crepa, nel tentativo di creare un meccanismo virtuoso e perfetto: come il terzino Josè Angel, inizialmente paragonato a Candela ma anche voluto da Luis Enrique, e Kjaer che hanno salutato Roma dopo appena una stagione e senza lasciare grandi ricordi. E stesso discorso per Tachtsidis (questa volta richiesta di Zeman), Ashley Cole, Goicoechea, Bojan Krkic, Doumbia, Spolli, tutti giocatori arrivati in giallorosso con le migliori intenzioni ma non in grado di incidere.
A Roma però Sabatini ha lasciato anche, anzi soprattutto tante plusvalenze. Tanti giocatori sbocciati a Roma, proprio grazie ad un'intuizione del ds di Marsciano. E lasciarli partire in estate non sempre è stato facile perché “quando finisce una campagna acquisti il saldo emotivo è sempre molto ma molto negativo per me, in ogni caso. Perché sono costretto a fare delle scelte che mi addolorano. Si creano situazioni da un punto di vista psichico per me di notevole sofferenza”. Parola di quel 'Warte' che ha chiuso oggi la sua avventura da ds giallorosso.
Ecco le 10 plusvalenze di Sabatini alla Roma, quei giocatori acquistati e poi ceduti dallo stesso ds nei suoi 5 anni in giallorosso:
Marquinhos
Acquistato dal Corinthians per 4,5 milioni di euro nel 2012, ceduto al Paris Saint Germain per 31,4 milioni di euro nel 2013 (in più, come da contratto, “al Corinthians un corrispettivo pari al 10% della differenza tra il prezzo di cessione e 4,5 milioni di euro, come previsto nel contratto di acquisizione del calciatore sottoscritto nel mese di agosto 2012”).
Miralem Pjanic
Acquistato dall'Olympique Lione per 11 milioni, rivenduto alla Juventus per 32 milioni di euro nel 2016 dopo il pagamento da parte dei bianconeri della sua clausola rescissoria.
Mehdi Benatia
Acquistato dall’Udinese per 13,5 milioni di euro nel 2013, rivenduto al Bayern Monaco per 30 milioni nell'estate 2014.
Dodo
Acquistato nel 2012, "il calciatore proviene dal Corinthians con il quale ha rescisso il proprio contratto contestualmente alla firma dell'accordo con la Roma", in altre parole a parametro zero, e rivenduto all'Inter per 9 milioni nel 2014.
Fabio Borini
Acquistato dal Parma per 8,25 milioni di euro nel 2011, rivenduto a 13,3 milioni più 1 di bonus al Liverpool nel 2012.
Gervinho
Finita la sua parentesi all'Arsenal, la Roma lo acquistò proprio dai Gunners per 8 milioni di euro più 1,75 di bonus nel 2013, rivenduto all’Hebei China Fortune per 18 milioni di euro più 1 di bonus nel 2016
Erik Lamela
Acquistato dal River Plate per 17,6 milioni di euro nel 2011, rivenduto al Tottenham per 30 milioni di euro più 5 di bonus nel 2013.
Mapou Yanga-Mbiwa
Difensore centrale che i tifosi della Roma ricorderanno sempre per il suo unico gol in giallorosso nel derby del maggio 2015, acquistato nel 2014 dal Newcastle per 6,5 milioni di euro, è stato poi rivenduto al Lione la stagione successiva per 10 milioni.
Michael Bradley
Il capitano della nazionale statunitense è stato acquistato nel 2012 dal Chievo Verona per 3,75 milioni di euro nel 2012, rivenduto al Toronto per 10 milioni nel gennaio 2014.
Tin Jedvaj
Il giovane croato è stato acquistato per 5 milioni dalla Dinamo Zagabria, ceduto nel 2015 al Bayer Leverkusen per 7 milioni, voluto dall'ex giallorosso Voeller, da subito soddisfatto di questo rinforzo: "Jedvaj ha un grande potenziale e lo ha già dimostrato in pochi mesi. Per questo motivo abbiamo deciso di acquistarlo definitivamente. Siamo molto felici".