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Data: 16/10/2018 -

Era fuori rosa al Racing, oggi ha fermato Neymar: Saravia brilla in Brasile-Argentina

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Brasile-Argentina: è il Superclásico delle Americhe anche se si è giocato in Arabia Saudita. L’ha deciso Miranda in pieno recupero, ma la storia più singolare è quella di Renzo Saravia, che un anno fa non si sarebbe mai immaginato di poter marcare Neymar nella partita più importante per la sua nazionale, almeno a livello di fascino. E di fare anche una splendida figura.

Nel 2017 era sostanzialmente fuori rosa al Racing. Diego Cocca, l’allenatore del titolo del 2014, non lo convocava mai e Renzo era costretto ad assistere alle partite costantemente dalla tribuna. Tutto risolto però con il cambio di panchina: via Cocca, dentro Coudet, e la carriera di Saravia è decollata improvvisamente.

Non era stato facile ambientarsi a Buenos Aires: d’altronde lui è un cordobese e soffrì particolarmente l’impatto con i ritmi della capitale. Veniva dal Belgrano, la squadra di Vázquez e Rigoni, ed è concittadino di Dybala, titolare con lui in questo Brasile-Argentina che non potrà dimenticare nonostante il risultato non positivo.

E fu proprio Dybala a fargli da intermediario perché ricevesse un saluto dal suo idolo Dani Alves, il calciatore a cui si ispira e a cui assomiglia tecnicamente di più. Tramite Beltrán, amico di Dybala ai tempi dell’Instituto, riuscì a mettersi in contatto con la Joya - allora compagno di squadra di Alves alla Juve, che gli fece via Instagram un in bocca al lupo per la carriera.

Carriera che in un anno è cambiata drasticamente. È sempre al Racing, ma dal mese scorso veste anche un’altra maglia albiceleste: quella dell’Argentina. Ha esordito a settembre contro il Guatemala ma il prestigio di una presenza contro il Brasile non ha eguali. Anche perché ha giocato uno spezzone di partita assieme a Lautaro Martínez, suo amico e compagno al Racing fino a pochi mesi fa. Un attuale compagno di squadra di Lautaro gli ha invece rovinato la festa: l’esordio era stato fin lì perfetto ma il gol di Miranda al 93' ha reso un po’ più grigia la sua serata magica.

Lui di gol non ne ha segnato nemmeno uno da quando gioca, ma è già stato capace di ribaltare la propria carriera in un anno: ora sogna l'Europa e di diventare il Dani Alves argentino.

Tags: Nazionali



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