Ottocento chilometri, da Fondi a Milano. Direzione? San Siro. Niente dietro, solo un bagaglio, di quelli pesanti. Quaranta chili di roba, fra melanzane, parmigiana, caciotta, peperoni e sottoli vari. Questa la missione di tre ragazzi che hanno deciso di regalarsi un finale di campionato decisamente entusiasmante. Milan-Fiorentina la partita in questione, Cutrone l'attore non protagonista. Già, alla fine il copione l'hanno scritto e realizzato loro, anche se l'attaccante del Milan ci ha messo del suo.
Tanti, infatti, i messaggi che i tre ragazzi gli hanno inviato su Instagram per giorni, aiutati anche da alcuni amici. Nessuna risposta, almeno sul momento. Poi passano 24 ore ed ecco Patrick: "Datemi il numero", la risposta. Detto, fatto. L'incredulità stampata sui giovani volti di Gabriele, Biagio e Gianluca, che si sono messi immediatamente alla ricerca di tutti gli alimenti di cui sopra. Poi li hanno messi in valigia, immaginandosi l'attaccante del Milan con i loro 'doni' tra le mani.
Nel frattempo un altro colpo di scena, sempre dal buon Cutrone: i biglietti per la partita contro la squadra di Pioli. Primo anello arancione, davvero niente male. Il buffet prima, non così sostanzioso come i pranzi dalle rispettive nonne ma, comunque, da non buttare affatto. E allora c'è veramente tutto, non rimane che salire in macchina e affrontare gli 800 chilometri che li separano da Milano.
Il Milan strapazza la Fiorentina, Cutrone ne fa due e arriva a quota 18 gol in stagione. Gabriele, Biagio e Gianluca tornano in albergo. Poi il cellulare che squilla e una voce che dice: "Cinque minuti e fatevi trovare davanti al portone". Dalla macchina scende Patrick, anche lui con una borsa. Più leggera rispetto alla loro valigia, decisamente. Niente peperoni o parmigiane, ma tre magliette del Milan tutte per loro. Tutti nella Hall dell'albergo, dunque.
Giusto il tempo di autografarle, di scambiare qualche parola e qualche risata. Giusto il tempo di consegnare a Cutrone i 40 chili di cibo che, però, non faranno impallidire Gattuso. La stagione, infatti, è finita. Discorso diverso per Mancini, perché nel frattempo c'è una convocazione a cui rispondere. Dopo sarà meritato riposo. Con la pancia bella piena di gol e... non solo.