Miralem Pjanic un anno dopo. La scelta di lasciare la Roma per la Juventus si è rivelata azzeccata, anche se la Champions è sfumata all'ultimo appuntamento: Miralem si è potuto consolare con lo scudetto. Il centrocampista bosniaco si è raccontato durante un'intervista concessa al Corriere dello Sport.
Prima un viaggio nel tempo, per parlare degli idoli che hanno accompagnato la crescita di Pjanic: "Da bambino il mio idolo era Zidane, lo amavo soprattutto quando stava al Real Madrid. Ricorderò sempre la finale giocata a Cardiff, i suoi gesti, i Mondiali che ha disputato. Ho amato il Real per lui, ma mi piacciono anche squadre come il Barcellona di Messi, mi piace chi fa sognare la gente che ama il calcio. Da bambino arrivare ai livelli di Zidane era solo una fantasia. Perciò oggi per me giocare in una squadra come la Juventus, significa toccarlo con mano, quel sogno. Spero che la mia crescita continuerà e che io possa fare ancora di più, per questa società e questa squadra"
Gli anni nella capitale: "A Roma ho passato cinque anni fantastici, è stata sicuramente la tappa più importante della mia carriera. Ho trovato una grandissima società alla quale ero legatissimo. Purtroppo andando avanti con gli anni vedevo che facevamo un bel calcio, stavamo sempre nelle prime posizioni, però alla fine era difficile competere con una Juventus che era troppo avanti rispetto alle altre. La Juve già da un paio di anni mi voleva. Io avevo rifiutato perché non me la sentivo e volevo restare a Roma. Poi ho pensato che era arrivato il momento di rimettersi in gioco
La scelta Juventus: "Volevo vincere, raggiungere traguardi importanti. In un anno alla Juventus ho vinto lo scudetto e giocato la finale di Champions. La carriera di un calciatore è breve e non ci si deve mai fermare. Volevo nuove sfide e i bianconeri erano la squadra perfetta per me. Dove possiamo arrivare quest'anno? La verità è che abbiamo una grande rosa e questo nessuno può metterlo in dubbio. Poi chiaramente abbiamo delle cose da migliorare. In campionato spesso vince chi prende meno gol, in Champions, invece, sono le squadre che segnano di più ad essere pericolosissime. L'obiettivo numero uno è vincere il settimo scudetto, poi centrare la qualificazione in Champions"
Napoli-Juventus: gara decisiva? "Sarà una grande sfida tra due pretendenti allo scudetto. Loro lo stanno nascondendo, ma si vede chiaramente che stanno giocando per vincere il campionato e delle altre cose gli importa meno. Faccio i complimenti sinceri alla squadra di Sarri per quello che ha fatto. Il campionato è bello, aperto a tutti e vediamo. Tutti sperano che la Juventus perda, per questo vincere sarebbe ancora più bello". L'intervista integrale sulle pagine del Corriere dello Sport.