L'avevamo definito antieroe diventato poi eroe, dopo il gol da tre punti di domenica. Un po' per il passato poco conosciuto e lontano dalle "academies" dei top team inglesi, un po' perchè la sua stazza, unita a quel viso marcato e deciso di chi non ha paura di niente, lo facevano poco "eroico". Invece Wes Morgan ha completato la sua trasformazione, da brutto anatroccolo a cigno osservato.
E' il capitano della prima della classe in Premier League. Ha giocato ogni minuto di un campionato fino ad ora bellissimo, a tratti...magico. Magico come la storia di Wes Morgan, una vera e propria favola. "A fairytale" la definiscono in Inghilterra, e probabilmente hanno ragione. Perchè tra sacrifici, corse per perdere peso, lotte e sgomitate per farsi largo nel mondo del pallone, l'ormai eroe Morgan ha sgobbato parecchio, arrivando perfino a giocare nella sua Nazionale, quella giamaicana. E il calcio, come la vita, lo sta ripagando (con gli interessi) dopo un percorso lungo e tortuoso.
Sovrappeso e non propriamente tecnico, Morgan inizia a giocare a Nottingham, nella sua città. Nel Forest del 2002, però, non c'è spazio per quel centralone di difesa un po' troppo...grosso per gli standard di una squadra della First Division (la attuale Championship, tra le cui squadre c'era, pensa un po', il Leicester) che puntava a salire in Premier League. Prestito al Notts County (l'altra squadra di Nottingham) per 18 mesi, serie infinita di sessioni extra di corsa con pesi per trovare, finalmente, una maglia da titolare nei Forest.
Dopo una vita a Nottingham, ecco l'occasione Leicester. Occasione già, perchè nessuno si era fidato della tenuta fisica di un giocatore comunque "pesante" nonostante la grande perdita di peso, a parte il Forest. Dopo altre due stagioni e mezzo in Championship con le Foxes, ecco a trent'anni la grande chance chiamata Premier League, che, dopo un primo anno finito bene, con la salvezza, ora sta regalando un sogno.
A Morgan, al Leicester, e a tutti quelli che amano le belle storie di calcio. Anzi, le favole. Come quella di Morgan, che vuole diventare il secondo capitano (dopo John Terry, non proprio uno sconosciuto) della storia del campionato inglese ad alzare il trofeo senza aver saltato nemmeno un minuto della stagione. Mancano sei partite, poi la "fairytale" del Leicester e di Morgan sarà realtà. Come è già realtà la sua evoluzione, da brutto (e grosso) anatroccolo a bel (ma sempre grosso) cigno.