Una sola vittoria in 5 partite. Questo lo score di Walter Zenga da quando ha preso il posto di Davide Nicola alla guida del Crotone. 'L'uomo ragno', ospite a L'originale su SkySport ha parlato (anche) di mercato. "L'obiettivo è quello di fare un Crotone forte. Per questo voglio essere vicino alla società durante il mercato, cosa che peraltro ho sempre fatto. Mi piace vedere come vanno le cose". Ma sui possibili arrivi di Benali e Crisetig, o sul ritorno di Ricci in Calabria, non si sbilancia.
Quando gli viene chiesto del rapporto con il direttore generale Raffaele Vrenna, Zenga risponde così. "La sua giovane età non influenza in alcun modo il nostro lavoro. Nel calcio si impara da tutti, indipendentemente dalla carta d'identità. Sicuramente ci vuole il rispetto per il ruolo. Poi a Crotone
la società è molto presente, e mi ha fatto sentire subito in una famiglia. Questa è una cosa molto importante per me".
Da venerdì il Crotone tornerà ad allenarsi con un solo obiettivo: la salvezza. "Questa pausa ci serve per staccare la spina, riposare per qualche giorno. Ma da questo week-end in poi dobbiamo ripartire con la giusta mentalità".
Da allenatore, Zenga non può non dire la sua nella sfida tra Sarri e Allegri in vetta alla classifica. "Stimo moltissimo entrambi. Allegri è ormai da qualche anno ad alti livelli, ha fatto bene prima con il Milan e ora con la Juve. Max lo conosco bene, avendoci giocato insieme a Padova. Sarri è arrivato tardi nel calcio che conta, ma va detto che molti al posto suo avrebbero mollato lungo il tragitto. Ora è in un grande club, a cui fa giocare un grande calcio. Bagnoli diceva “Mandiamo palla in avanti e andiamo ad abbracciare l’attaccante”. Perchè alla fine nel calcio l’importante è fare gol. Le loro squadre hanno due modi diversi di farlo. Ma sia Sarri sia Allegri stanno facendo qualcosa di straordinario, sono entambi eccezionali. Sono due fonti di ispirazione".
Zenga regala anche un retroscena nel salutare Fabio Capello, anche lui ospite su SkySport. "Lo abbraccio, è un idolo, uno dei migliori allenatori nella storia del calcio italiano. Unico difetto? Ha scelto di andare di allenare in Cina al posto mio..."