Continua a raccogliere punti fondamentali per la seconda salvezza consecutiva il Crotone che, dopo la vittoria sul campo del Verona e il pareggio contro il Cagliari, porta a casa un bel pareggio da San Siro, raggiunto al termine di una prestazione coraggiosa e intraprendente: "Ogni volta che vengo a San Siro mi applaudono e mi trattano come se avessi smesso due mesi fa - ha commentato con il sorriso sul volto Walter Zenga ai microfoni di Sky - questo conta più di ogni vittoria o trofeo. Stiamo giocando bene da un po' di tempo. Abbiamo poco possesso palla, ma cerchiamo sempre di giocarla nella metà campo offensiva recuperando tanti palloni. In Italia tanto vale giocarsela, anche con le big, altrimenti perdi sempre. Tanto siamo undici contro undici. Sono contento per i ragazzi, perché sono i primi a crederci. Bisogna stare più attenti alla qualità dei passaggi, ma stiamo lavorando anche su questo aspetto che dobbiamo migliorare. Arrivato un po' a sorpresa dopo il clamoroso addio di Nicola, adesso Zenga si è preso il Crotone: "L'importante è che l'allenatore sia credibile, perché è fondamentale trasmettere fiducia ai giocatori. Ai ragazzi, negli spogliatoi, ho detto di divertirsi e giocarsela, perché a San Siro è sempre bellissimo scendere in campo. Sono fortunato in questo, perché ho una squadra che lavora al 100%". Chiosa finale sul mondo Inter, soprattutto su Eder, suo giocatore ai tempi della Sampdoria: "A Genova era uno dei miei uomini, è un uomo prima che un grande giocatore. Alla Samp fece 9 gol in 12 partite e sono contento di vederlo all'Inter, perché gli ho sempre augurato il meglio. I tifosi nerazzurri vogliono più bene a me che ai loro giocatori? Ho giocato anche 473 partite, non è un paragone che può valere (Ride n.d.r). Non mi permetto di giudicare l'Inter, anche perchè c'è un allenatore che stimo moltissimo come Luciano Spalletti. Ora penso solo al mio Crotone".
Data: 03/02/2018 -