Dalla serie D alla serie A, tutto nel giro di due anni per Andrea Nalini. Fino al 2014 vendeva wurstel per mantenersi, adesso sogno il primo gol in serie A, magari alla Juventus... "Sarebbe bellissimo, lo cercherò con tutto il cuore" - dichiara Nalini nel corso di un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport - "Sono un ragazzo normale, guadagnavo prima 800 euro al mese, oggi ne prendo 10mila, ma la mia visione della vita non è cambiata. Entrando allo Stadium proverò un’immensa soddisfazione, pensando soprattutto a dov’ero quattro anni fa. Tra i dilettanti nel Villafranca, avrò fatto settemila provini, con Chievo, Verona, Inter, Milan e Genoa… Ma nessuno mi prendeva, soprattutto perché mia mamma faceva resistenza e voleva che mi diplomassi. Cosa che poi sono riuscito a fare conseguendo il diploma di perito meccanico. Lavoravo pure come saldatore nella ditta Cordioli, 1.400 euro al mese più un contributo di 300 da parte del club".
La svolta nell'estate del 2014: "Passai alla Virtus Vecomp e nel frattempo cambiai pure lavoro: mi assunse l’Aia come magazziniere nel reparto wurstel, prendevo 800 euro al mese, poi la società di calcio mi passava qualcos’altro. Durante una sfida dei playoff contro la Casertana, mi notò la Salernitana. E, quindi, eccomi qui. Idolo? Callejon". Il Crotone ha cambiato marcia, segreti? "Abbiamo cambiato approccio, gestito meglio gli ultimi minuti della partite in cui prendevamo troppi gol, è cresciuta l’autostima e la fortuna ci ha anche un po’ sorriso". Si possono fare punti allo Stadium? "Sì, perché ci siamo scrollati di dosso certe paure. Giocheremo senza timori, con la forza di volontà potremo ottenere un buon risultato. Di sicuro daremo filo da torcere".