Manca sempre meno alla partita che vale tutto per l'Italia. Lunedì sera gli Azzurri affronteranno la Croazia nell'ultima sfida del girone, e basterà non perdere per accedere agli ottavi di finale. Di contro, i croati devono vincere se vogliono andare avanti: di questo e anche altro ha parlato in conferenza stampa il commissario tecnico Dalic.
Croazia, le parole di Dalic
Dalic ha innanzitutto presentato la partita: "Siamo pronti, sono tutti in forma tranne Vida che qualche giorno fa ha avuto un problema. Sappiamo che quella di domani sarà una gara da dentro o fuori, servono solo i tre punti per andare avanti e noi non vogliamo andare a casa. Fin qui non abbiamo ottenuto i risultati sperati e ora dobbiamo reagire: sarà una gara storica, conosciamo la nostra situazione e siamo pronti a batterci".
Dopodiché, il CT croato ha fatto un paragone con il Mondiale in Qatar: "Non siamo partiti col piede giusto e qui prendiamo troppi gol. Nella fase a gironi abbiamo preso un solo gol allora, questa volta siamo già a cinque. In quell'occasione avevamo un Perisic in forma smagliante, i giocatori sono più vecchi di tre anni e abbiamo di fronte avversari molto forti. Ma il problema principale è che abbiamo iniziato a prendere troppi gol".
Poi, sulle emozioni: "Sicuramente c'è della pressione perché l'idea era quella di passare il gruppo e trovarci in una situazione differente. C'è della pressione per via dei risultati avuti finora, però siamo pronti e poi vogliamo dare una soddisfazione ai tanti tifosi che ci verranno a sostenere. Bisogna far valere il carattere e il volto di questa nazionale, non dobbiamo andare sotto e dall'inizio cercare di risolvere la situazione che s'è creata: vogliamo passare il turno e questo sta a noi".
Dalic ha anche commentato la sconfitta dell'Italia contro la Spagna: "Secondo me in quella partita non s'è vista la vera Italia, non me l'aspetto io e non se l'aspettavano nemmeno loro. Ma non è quella la vera Italia, sicuramente no".
Infine, sui possibili cambi di formazione di Spalletti: "Io non penso che cambierà tantissimo rispetto alla tattica, conosco un po' il suo metodo di gioco fin da Napoli. Lo deciderà lui, ma a me questo non interessa, io devo concentrarmi sul fatto che sia meglio la Croazia. Noi abbiamo un valore. Ci aspettiamo una formazione più o meno simile rispetto alle ultime partite, magari cambierà 1-2 pedine, ma dobbiamo pensare a noi e a fare bene soprattutto in fase difensiva".