L'urlo è esploso più forte che mai. Forse perché era pronto da quasi un mese, forse perché è risuonato dopo un primo tempo in cui a regnare era stato il silenzio. L'Allianz Stadium non aspettava altro, lui non aspettava altro. E alla fine il gol di CR7 è arrivato. Il portoghese ha potuto gridare per la prima volta in maglia bianconera, dipingendo sul suo volto quel sorriso che la Juve tante volte gli aveva visto in faccia da avversario.
Tante volte, nelle prime tre gare, la sorte non gli aveva sorriso. Un super Sorrentino, le parate di Strakosha, un rimbalzo calcolato male. Sfortuna, ma anche qualche imprecisione di troppo. Non da lui. Oggi, però, CR7 ha ripreso a fare il CR7. Stavolta la dea bendata gli ha sorriso e strizzato l'occhio, con quel rimbalzo sul palo finito proprio lì, su quel piede che ha dovuto solo accompagnare la sfera in porta. E quella corsa, quel salto visto tante volte, aveva come sottotitolo 'Finalmente' nella mente del portoghese. Dalle braccia allargate con incredulità dopo il gol di Mandzukic contro la Lazio, all'abbraccio con Allegri dopo il primo gol, il cerchio si è chiuso e Ronaldo può cominciare davvero a scrivere in bianconero.
Primo gol, poi il bis. Assist di Emre Can e mancino a
battere Consigli per il gol del 2-0 (2-1 poi il finale). Il ‘solito’ CR7
ammirato più volte in maglia Real, compresa la rabbia per la tripletta fallita. “Sono molto contento. Avevo voglia di segnare, sono davvero
felice. Ora la Champions? La sento casa mia, speriamo di avere fortuna”, le
parole di Cristiano Ronaldo a Sky Sport nell’immediato post gara. Curiosità: gol al tiro in porta numero 28, come la scorsa stagione. Numeri che
strapperanno un sorriso anche al ‘fatalista’ Allegri.
A cura di Edoardo Siddi