Esploratori di nuovi mondi e instancabili viaggiatori, per Cristiano Ronaldo e Antoine Griezmann domani sera sarà l’occasione giusta per conquistare un nuovo mondo, per loro ancora del tutto inesplorato: l’Europa. Certo, Ronaldo ha già vinto tre Champions che a livello continentale non sono caramelle, ma al timone della propria nazionale la sua nave - seppure partendo spesso con il vento in poppa - è finito sempre fuori rotta.
Per entrambi, poi, si tratta della seconda finale nell’arco di 2 mesi. Tra San Siro allo Stade de France di St. Denis ci sono 458,6 chilometri in linea d’aria, che simbolicamente rappresentano l’ultimo viaggio percorso da Cristiano e Antoine per salire sul tetto d’Europa. L’ultima volta si sono incontrati lì: l’uno contro l’altro, Real contro Atletico nella finale di Champions sollevata dai blancos proprio dopo il rigore decisivo di CR7. Domani, forse, si gioca a parti invertite, perché è Antoine che si presenta da favorito e a Ronaldo toccherà il compito di fare da outsider.
Come Napoleone, Griezmann rappresenta l’uomo immagine di questa Francia. Da buon “petit diable” (il piccolo diavolo, così come è chiamato in patria), è stato capace di condurre la sua nazionale fuori dall’inferno delle critiche di inizio Europeo. Come? A suon di gol, ovviamente. Tutte le vittorie della Nazionale di Deschamps portano la sua firma: con l’Albania ha segnato la rete che ha fatto crollare la resistenza della squadra di De Biasi, la sua doppietta contro l’Irlanda è valsa il passaggio ai quarti di finale. Contro l’Islanda, poi, il gol più bello, ma forse il meno importante. Contro la Germania la ciliegina sulla torta: ha dimostrato tutto il suo valore con una doppietta pesantissima che al Roland Garros avrebbe significato “game, set and match”. Ora, la partita più importante, con un solo obiettivo: conquistare l’Europa proprio come avrebbe voluto fare Napoleone due secoli fa, con la sensazione di grande forza data anche dalla possibilità di giocare in casa. Il titolo di capocannoniere dovrebbe essere al sicuro, perché con 6 gol è in testa alla classifica con 3 gol di vantaggio sui suoi inseguitori: nel mirino ci potrebbe essere quel Michel Platini autore di 9 reti in una sola edizione, anche se la sfida è difficile.
Se per Griezmann si tratta di una prima volta assoluta, per Cristiano Ronaldo, quella di domani sera sarà una seconda occasione 12 anni dopo la beffa tremenda subita dalla Grecia nell’Europeo giocato in casa. Dopo un torneo sottotono per CR7, fatta eccezione per la gara contro l’Ungheria, nella semifinale contro il Galles è emersa tutta la sua classe e la sua voglia di vincere trofei anche con la Nazionale: gol e assist e finale raggiunta. Per il Portogallo, la possibilità di conquistare la prima vittoria in assoluto in un torneo internazionale. Per Cristiano, l’occasione unica di essere ricordato come il giocatore che ha trascinato la sua Nazionale al trionfo. Proprio come Bartolomeo Diaz, Vasco da Gama e Ferdinando Magellano, grandi esploratori portoghesi del Quattrocento capaci di scoprire rotte che fino a quel momento nessuno in Europa aveva mai effettuato. Per loro, arrivare alle Indie e superare il Capo di Buona Speranza fu una conquista importante, per Ronaldo sarebbe lo stesso in caso di vittoria agli Europei. Avrebbe anche l’occasione di superare Platini come miglior realizzatore di tutti i tempi in una fase finale, e segnare un gol, per uno come Ronaldo, sembra essere una missione decisamente alla portata.
A proposito di conquiste: domani sera si potrebbe decidere anche una bella fetta del prossimo Pallone d’Oro. Sembra essere una questione circoscritta tra i due numeri 7 della finale e conquistare l’Europeo sarebbe un momento probabilmente decisivo per l’assegnazione dell’ambito premio. Il portoghese è leggermente favorito dall’avere vinto la Champions, ma sollevare la Coppa Delaunay sotto il cielo di Parigi potrebbe consentire a Griezmann di ribaltare la situazione.
Siamo sempre lì: tutta questione di conquiste, personali e di squadra. Cristiano contro Antoine, prima ancora di Portogallo contro Francia: la tradizione dei navigatori portoghesi contro quella dell’imperatore francese che in una notte si giocheranno tutto per conquistare l’Europa… del calcio.
di Massimo Mattacheo