Nemmeno il tempo di completare la domanda che lui tranquillizza subito tutti, anche se stesso: "Cristiano c'è sempre nelle partite che contano. In cui deve esserci. Perché voglio metterci la faccia". Ma di paura ne aveva presa, in allenamento: Cris sbatte contro Casilla e si tocca il muscolo. Esce, a testa bassa. Ma non è nulla, per fortuna del Madrid. "Ho avuto un piccolo problema in allenamento però adesso è tutto ok. Fa parte del gioco". Ma c'è di più. "Sono sicuro che sabato mi presenterò in una condizione migliore rispetto a quella di due anni fa, di Lisbona". Perché? Ronaldo non se lo dimentica e ricorda: "Ero pieno di dolori: inguine, ginocchio, muscoli. Ma il calcio è così. Certo è terribile arrivare a giocarsi una partita del genere, tanto importante, in quelle condizioni...". La spiegazione è logica. "In certe azioni vorresti fare una giocata diversa, spingere un pochino di più ma alla fine non lo fai perché il tuo corpo non te lo permette. La tua mente vorrebbe che facessi, il corpo non te lo concede. E' complicato così. Non è solo relazionato alla finale della Champions ma anche alla fase delicata della stagione". Il giornalista de 'El Chiringuito TV' poi lo punzecchia. "E' colpa tua". Cris lo ammette: "Sì. E' colpa mia. Sì. Perché mi piace giocare. Mi piace partecipare". Alla fin fine, la confessione. "Ok, lo ammetto. La gente mi dice 'Cris, tu non hai più 20 anni' invece nella mia testa penso di essere un ragazzino. E loro 'dai che ne hai più di 30!'. Io però replico 'ne ho meno! il mio corpo è sano, sto bene' però sì, lo ammetto. E' qualcosa che devo imparare". E avanti. "Mi dicono: 'Cris, per una partita non succede nulla!'. Però è più forte di me... mi piace. Faccio fatica a spiegarlo. Però prometto che nei prossimi anni mi gestirò meglio in futuro".
Data: 25/05/2016 -