Grande talento, dotato di una tecnica eccellente e con un buon senso del gol: un passato in Serie A con la maglia dell’Inter con cui non è riuscito a lasciare il segno, ora è uno dei giocatori più promettenti sulla scena europea. Maglia prestigiosa e pesante, la ‘dieci’ del Liverpool, ma Philippe Coutinho sembra indossarla con leggerezza. Uno degli idoli di ‘Anfield Road’ e punto fermo della squadra di Klopp, il brasiliano è pronto a togliersi soddisfazioni personali e non solo. I quarti di finale raggiunti in Europa League e la rimonta in Premier in questa stagione devono essere solo il punto di partenza per un ritorno della squadra ai vertici del calcio inglese.
Il brasiliano, 23 anni, arrivò in Italia appena maggiorenne con la fama di giocatore di talento: in realtà, le aspettative riposte in lui erano troppo elevate per un giovane alla prima esperienza in un campionato così diverso rispetto al Brasile, e la sua esperienza all’Inter si rivelò deludente: la squadra era reduce dalla conquista del ‘Triplete’ nella stagione precedente ed in quell’annata, nonostante alcuni infortuni dei giocatori più talentuosi, Coutinho trovò poco spazio. Una prima svolta nella carriera del giocatore si verificò nella sessione invernale di mercato della stagione 2011/12, quando l'Inter Moratti lo mandò in prestito all’Espanyol: in un torneo meno tattico ed in una squadra con ambizioni inferiori rispetto ai nerazzurri, le grandi qualità del giocatore iniziarono ad emergere, anche se non sempre in modo continuo. Nel 2012/13, Coutinho riuscì a giocare con più regolarità, anche se le difficoltà nel trovargli un ruolo preciso in campo ed un’offerta del Liverpool vicina ai 13 milioni di euro convinsero l’Inter a privarsi di un calciatore che a Milano non era quasi mai riuscito a mettere in mostra le sue grandi qualità.
In Inghilterra Coutinho esplode: gode fin da subito della grande fiducia di Brendan Rodgers, che lo apprezza sia per le sue grandi qualità tecniche sia per la sua grande duttilità in campo. Capace di giocare in entrambi i ruoli di ala, oltre che trequartista centrale dietro le punte, è perfetto nel 4-3-3, che all’occorrenza si poteva trasformare in 4-2-3-1, disegnato dall’allenatore gallese: nella stagione 2013/14 la squadra disputa una stagione straordinaria, anche grazie ai gol e agli assist di Coutinho, ma vengono superati dal Manchester City a poche giornate dalla fine della Premier, che avevano condotto fin dall’inizio.
Nella scorsa stagione il Liverpool non ripete i risultati della stagione precedente, ma il brasiliano è uno dei giocatori a cui Rodgers non rinuncia mai: le sue grandi prestazioni ed una serie di gol molto belli gli valgono l’appellativo di “Phil The Magic” sui giornali inglesi. Nella stagione in corso, che ha visto il Liverpool in difficoltà all’inizio, il cambio in panchina con l’arrivo di Jurgen Klopp al posto di Rodgers sembra essere perfetto per Coutinho. Il calcio propositivo e d’attacco che ha contraddistinto le squadre dell’allenatore tedesco sembra cucito sulla pelle di un giocatore tecnico come il brasiliano: rientrato a fine gennaio da un infortunio che lo ha condizionato, è subito risultato decisivo per i risultati della sua squadra. Un gol fantastico ad ‘Old Trafford’ nel ritorno degli ottavi di Europa League che ha messo al sicuro la qualificazione del Liverpool nella sfida contro gli acerrimi rivali del Manchester United ed un’altra rete nel primo tempo della gara di oggi contro un’avversaria diretta per la qualificazione in Europa nella prossima stagione come il Southampton. Il Liverpool può guardare con fiducia al futuro: con un Coutinho così, tornare ai vertici della Premier nei prossimi anni sembra essere più facile. E anche la KOP spera di apprezzare ancora a lungo le prodezze del talento brasiliano.
di Massimo Mattacheo