Calcio o ciclocross? Un bivio importante, che Thibaut Courtois ha dovuto affrontare da giovanissimo. Lo ha raccontato lui stesso a Marca, in un'intervista con il connazionale e campione di ciclismo Oscar Freire: "Mi piaceva molto il ciclocross. C’è stato un momento, quando avevo 11 o 12 anni, in cui stavo per lasciare il calcio perchè ho detto a mio padre che preferivo la bicicletta. Però alla fine ho continuato con il pallone". Una decisione che l'ha portato in alto, dal Genk fino a difendere i pali di Chelsea, Atletico e Real Madrid.
Courtois ha poi continuato a raccontare la sua passione per la bicicletta: "Sono sport molto diversi, ma entrambi molto duri. Che sia una finale di coppa o il Giro delle Fiandre, giocare con il vento contro o salire sul Koppenberg, la testa ti può girare e può essere tutto molto complicato. Ma ci si allena per cose del genere e quindi ho sempre molto rispetto per i ciclisti e se posso vedo sempre le gare in TV". Qualche battuta, poi, sull'ultima partita di campionato contro il Betis: "Sarebbe bello dare ai tifosi un'ultima gioia. Così da andare in vacanza con una vittoria e finire bene l'anno per preparare la prossima stagione "