Ventotto anni di Milan per Alessandro Costacurta, che insieme a Tassotti, Baresi e Maldini formava una linea difensiva formidabile: i quattro hanno vinto tutto. Chi meglio di Costacurta può far capire ai tanti giovani in rosa quest'anno cosa significa indossare la maglia rossonera? "Siate felici di giocare nel Milan – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport - San Siro a volte fa paura, ma dovete far emergere la personalità e prendetevi le vostre responsabilità. Se siete stati scelti per giocare nel Milan, significa che ne avete le qualità. Quindi non spaventatevi. Negli ultimi 135’, ossia la ripresa con la Roma e la gara intera con la Fiorentina, mi ha stupito la capacità di restare organizzati e intensi che non era mai emersa con continuità. Finora c’erano stati alti e bassi clamorosi, tante disattenzioni. Però non possiamo ancora essere sicuri che sia arrivata la svolta: dopo la vittoria contro la Lazio, ad esempio, ricominciarono i problemi".
Milan non da Champions per Costacurta: "Sì, non vedo il Milan tra le prime tre. Come organico Napoli, Juventus, Roma e probabilmente anche Inter sono superiori. E a livello di personalità solo la Roma in questo momento è inferiore. L'obiettivo può essere il quarto o il quinto posto. Ma soprattutto bisogna portare avanti il progetto ideato tempo fa, quando furono presi giocatori giovani e italiani. Gli acquisti di quest’anno sono molto buoni. Con altri due innesti l’anno prossimo si potrà puntare al podio. Derby? E’ una partita importante ma non ha mai influito al punto da farti diventare un’altra squadra".
In attacco Bacca si è garantito una maglia da titolare, ma chi mettere in coppia con il colombiano? "La meritocrazia spinge per Niang, la cui generosità ha conquistato tutti. Balotelli ha più qualità e può far crescere la fase realizzativa. Bacca somiglia a Hernan Crespo. E’ la copia esatta del nostro Crespo, quello rossonero. Ti sorprende con giocate incredibili". Alex-Romagnoli, la miglior coppia difensiva? "E’ la più affidabile. E sono i due giocatori che si muovono meglio proprio come coppia, anche se devono migliorare. Romagnoli è ancora troppo titubante, Alex un po’ anarchico e istintivo, dovrebbe essere più attento. Alessio dovrebbe essere guidato. Con Baresi, Nesta, Maldini o me al suo fianco sarebbe cresciuto già tantissimo: ha le qualità per diventare il miglior difensore centrale d’Italia e d’Europa".
Fattore San Siro: "Si avverte. E influisce sulla prestazione. Ai miei tempi lo stadio era quasi sempre pieno, ma quando capitava che ci fosse poca gente, e pure pronta a fischiare, sentivi qualcosa dentro. E’ capitato a tutti. Ed è in quei momenti che ci vuole personalità".