"Coronado? Ma chi è?". Chissà in quanti se lo sono chiesti a Trapani quando lo hanno visto spuntare nel ritiro estivo. Poche partite per capire che il ds Faggiano aveva scoperto l'ennesimo campioncino. "La prima di campionato mi ha dato fiducia, così tutto mi è parso in discesa" - si legge nelle pagine di B Magazine - "Nel calcio l’aspetto psicologico è molto importante, perché avere consapevolezza nei propri mezzi e nelle proprie potenzialità è fondamentale. Poi con l’aiuto dei compagni e dello staff sono riuscito a mostrare a tutti che possiedo le qualità necessarie per giocare in Italia: è un sogno, non solo per me. E voglio aggiungere una cosa: mi spiace per Felipe Sodinha, che ha dovuto abbandonare il calcio. I miei compagni, anche quando ero in prova, mi hanno accolto come uno di loro, come se fossi un calciatore della rosa. Qui c’è un gruppo, uno spogliatoio fantastico, il migliore di quelli dei quali ho fatto parte. La nostra forza sta nell’aiutarci l’un l’altro. Insieme si ride e si scherza, ma quando c’è da fare sul serio non ci tiriamo indietro. E lo facciamo cercando sempre di supportarci a vicenda".
Coronado si era già preparato al livello di difficoltà superiore della nostra B: "Ho sempre curato particolarmente l’allenamento atletico già dall’esperienza in Inghilterra. Quanto alla tattica, finora avevo giocato col 4-3-1-2 e con il 4-3- 3, ma mi trovo bene anche a fare la mezzala nel 3-5-2. Per primo, però, so che devo migliorare. Questo è il torneo più importante che ho disputato nella mia carriera. Il livello della B è più alto di quello della A maltese che, però, è un discreto campionato, meglio di quanto pensino in molti. In Italia ho trovato un calcio senza dubbio più fisico, gran parte delle squadre cercano di giocare palla a terra, non c’è un avversario che ti consente di ragionare, di muoverti facilmente, di trovare spazi senza faticare. E ci sono tanti giocatori di qualità. Il Pescara è la squadra che mi è piaciuta di più, centrocampo e attacco sono eccezionali, hanno qualità, palleggio, i giocatori si capiscono al volo e sono difficili da fermare. Quanto ai singoli, ne cito uno per ruolo: Lapadula del Pescara, Olivera del Latina, Campagnaro del Pescara e Rosati del Perugia. Ma tra i più forti inserisco anche i miei compagni Scozzarella e Petkovic".
A gennaio anche la serie A ha bussato alla porta di Coronado: "Avere delle offerte fa piacere a qualsiasi calciatore, ma a me farebbe piacere restare a Trapani un’altra stagione. Qui sono felice. Io e mia moglie stiamo bene, i miei genitori sono relativamente vicini; in città ho molti amici. Obiettivi? Non sono abituato a pensare al futuro, a guardare troppo lontano. E non lo dico per ipocrisia. Più che altro mi concentro sul presente. Il futuro è nelle mani di Dio".