Corini, un nuovo esordio col Palermo: "Ho le mie idee, vedrò Zamparini...
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 03/12/2016 -

Corini, un nuovo esordio col Palermo: "Ho le mie idee, vedrò Zamparini a Firenze"

profile picture
profile picture

Un esordio che sognava da tempo. Eugenio Corini è pronto per la sua prima da allenatore del Palermo, dopo anni ad inseguire la panchina della squadra di cui è stato capitano. Un esordio difficile, in casa della Fiorentina e con sette sconfitte consecutive nel groppone. A peggiorare la situazione, una cocente eliminazione dalla Coppa Italia per mano dello Spezia e tante assenze: Gonzalez, Goldaniga, Diamanti (squalificato), Trajkovski, Rajkovic, Bentivegna e Bruno Henrique, con i soli Cionek, Jajalo e Lo Faso recuperati. "La squadra, com'è normale che fosse, giovedì era stanca e delusa. Dal giorno dopo siamo entrati dentro certe situazioni perché il tempo per preparare la gara era poco. La volontà e la voglia non mancano, i giocatori sono disponibili. Questa situazione deve dare una scossa, come ho detto ai ragazzi io sarò da garante per far sì che i ragazzi riprendano il loro percorso". Pronti diversi cambi rispetto al Palermo di De Zerbi: "Ho in mente un impianto di gioco con determinate caratteristiche. Io ho bisogno di gambe e corsa, siamo anche in difficoltà dal punto di vista numerico visto che ho quattro centrali per tre posti. I ragazzi hanno qualità tecnico-tattiche e fisiche per essere importanti per il Palermo. Il recupero di Cionek è importante, consente di avere un'alternativa in corso altrimenti avrei dovuto fare scelte diverse".

In ogni caso, Corini può proporre degli esperimenti per la difesa a tre: "Pezzella ha qualità fisiche per farlo, anche Chiellini è nato come esterno e poi è diventato centrale. Valuto per un possibile suo impiego da centrale". Quel che conta, per Pezzella come per altri giocatori, è la disponibilità al sacrificio: "Vedo ragazzi che sentono questa maglia come Andelkovic e Rispoli che hanno già vissuto qui momenti difficili. A questi ragazzi bisogna insegnare la strada perché il campionato italiano è difficile dal punto di vista tecnico-tattico, l'inerzia negativa dovrà diventare positiva. Serve spinta morale e forza, anche da parte dei giovani. Bisogna affrontare i problemi e risolverli". In campo, inoltre, Corini ha individuato già il suo alter ego: "Bruno Henrique è un giocatore molto tecnico, ma ha problemi di equilibrio e non va al contrasto visti i problemi alla mano". Impossibile, dunque, un suo impiego a Firenze: "Lunedì gli cambieranno il tutore e spero di averlo a disposizione per la settimana tipo con il Chievo. Punto molto su di lui, riesce ad essere aggressivo e sarà una risorsa importante".

Un recupero importante, in vista della rimonta verso il quartultimo posto a cui è chiamato il suo Palermo: "Non faccio la corsa su una o su un'altra squadra, tutti vedono il mercato di gennaio come un miraggio ma potrebbe essere un'illusione. Bisogna trasformare l'inerzia negativa in positiva: tutte le squadre hanno qualcosa d'importante, ma la classifica vede per ora l'Empoli quartultimo". La tifoseria ha comunque fiducia in Corini, memore del grande capitano avuto negli anni d'oro del club rosanero: "A Palermo ho sempre trovato grande affetto, a prescindere dalla professione di calciatore e ora di allenatore. L'affetto resta a prescindere, mi gratifica e li ringrazio".

E una battuta il nuovo allenatore la dedica anche a Dario Simic, nuovo trait d'union tra Zamparini e la squadra dopo l'addio di Daniele Faggiano: "Non ho voce in capitolo nelle scelte dirigenziali, se verrà con lo spirito giusto sarà accolto bene e darà una mano nello sviluppo quotidiano della squadra. Due punti in più o in meno contano, sia dal punto di vista numerico che mentale. Da lì è iniziato un percorso negativo: c'è da lavorare dal punto di vista tecnico-tattico, i difensori devono coprire l'area sulle respinte e spazzare via nei posti giusti. Sono dispiaciuto che Faggiano sia andato via, mi aveva trasferito energia e voglia di combattere. Lui poteva darmi una grande mano, quando arriverà Simic e mi verrà spiegato il suo ruolo mi darà una mano. Su questo deciderà il presidente". Un presidente che vuole far sempre sentire la sua voce: "L'ho sentito prima della conferenza stampa, penso che lo incontrerò a Firenze".


Tags: Palermo



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!