La SPAL ha scritto l’ennesima pagina di storiA. E la “A” maiuscola non è casuale, anzi. Perché la squadra di Leonardo Semplici - grazie al 3-1 inflitto alla Samp nell’ultimo turno di campionato - è riuscita a raggiungere l’obiettivo stagionale: la salvezza. Utopia giusto qualche anno fa, quando nel 2013 dopo varie vicissitudini rinasceva la SPAL 2013, iscritta al campionato di Lega Pro Seconda Divisione. Ora invece è realtà.
Con la certezza così disputare la Serie A per il secondo anno consecutivo, ovvero anche per la stagione 2018-19. Grande festa in città, prima al Mazza davanti a quasi 13 mila spettatori, poi in zona Castello Estense tra cori, sciarpate, traffico bloccato, autisti di pullman muniti di maglia della SPAL e auto prese d’assalto; e infine in Piazza Trento e Trieste, dove la festa è continuata e continuerà per tutta notte. Dimostrando che quella di Ferrara è davvero una piazza con un tifo da Serie A. Orgogliosa dei propri giocatori, della propria società, della propria gente. Del proprio allenatore. Quel Leonardo Semplici osannato più di chiunque altro, insieme ovviamente a capitan Antenucci.
Il primo, capace di scalare le categorie fino alla Serie A, raggiunta e mantenuta, grazie alla messa a punto di una squadra organizzata e pragmatica; il secondo invece capitano e leader con tanto di 11 gol stagionali. E pensare che ad inizio stagione sarebbe dovuto andare via, verso Empoli. Invece è rimasto per giocarsi le sue chances. Si è dimostrato imprescindibile. Lui, come ciascuno dei giocatori della SPAL: un gruppo di ragazzi capaci di scrivere la storiA di questo club per l’ennesima volta.