Ci si era ormai quasi del tutto arresi: Potenza-Triestina si giocherà nuovamente in un Viviani spettrale (come in occasione dei playoff di luglio), con le porte ben sigillate, com’è del resto tutt’ora in Serie B e C. Da questo sconfortante scenario generale - patito in realtà da tutti i tifosi lungo tutto lo Stivale - è nata l’originale intuizione della società del Potenza, nella persona del Presidente Caiata: chiedere l’accesso per 1.000 tifosi allo stadio. In cosa risiederebbe dunque l’originalità in questa apparente normale richiesta? È presto detto: la domanda è stata sì formulata, ma con un destinatario ben preciso: la Lega di Serie A, organizzatrice della Coppa Italia.
Alla luce del via libera del ministro Spadafora, è arrivata la decisione di qualche giorno fa del Presidente della Lega Serie a Dal Pino di riaprire gli stadi per il Campionato di Serie A (in conformità con il Dpcm dello scorso 7 agosto che prevedeva, per un singolo evento, l’accesso massimo di 1.000 spettatori). E così la società del Potenza ha colto la palla al balzo, incassando il placet della Lega per riaprire l’impianto in vista della Coppa Italia. D’altronde se la Lega Serie A ha riaperto per il proprio Campionato, deve farlo anche per la Coppa Italia, di cui è esclusiva organizzatrice. Semplice.
Domani contro la Triestina il Potenza sarà l’unica squadra in questo 1º turno di Coppa Italia a scendere in campo con la ‘carica dei 1.000’ e, in qualche modo, al Viviani si respirerà aria da Serie A.