Conclusa la visita al Quirinale dal Presidente Mattarella, è tempo di conferenza stampa in questa vigilia della finale di Coppa Italia in programma domani all'Olimpico tra Juventus e Milan. Obiettivo poker per i bianconeri che, in caso di vittoria, alzerebbero per la quarta vittoria consecutiva il trofeo, un risultato strabiliante per una società vicina a festeggiare anche il settimo scudetto di fila.
Intervenuto in conferenza insieme ad Allegri, capitan Buffon ha espresso le proprie sensazioni in vista della gara contro i rossoneri: "Avere l'opportunità di vincere questo trofeo è bello e stimolante, al termine di una stagione dura e complicata. A novembre ho vissuto la delusione della Nazionale che avrebbe ammazzato chiunque. Dopo qualche problemino avuto con la Juve in classifica, ogni mattina mi svegliavo e guardandomi allo specchio mi dicevo: 'O sei la persona più forte del mondo, o sei la persona più infima e schifosa del mondo, perchè incassi con questa forza. Zero titoli? Ho avuto paura perché nessuno regala nulla, la sceneggiatura che sembrava tratteggiare questa annata lasciava presagire anche delle sorprese inaspettate negative. Adesso siamo moderatamente fiduciosi e convinti, ma sfido chiunque ad esserlo all'86' a San Siro. Noi favoriti? Con il Milan non si parte mai da favoriti, dopo quattro finali perse contro di loro posso dire che si tratta di una partita che non finirà al novantesimo. Siamo stanchi noi quanto il Milan: la stanchezza sarebbe solo un alibi per gestire un post brutto risultato".
Sul proprio futuro, poi, Buffon svela: "Per quel che riguarda me stesso, non ho nulla da aggiungere. ci sarà da parlare tra qualche giorno, dopo che mi incontrerò col presidente. Donnarumma? Meritatamente sarà il portiere di riferimento italiano dei prossimi anni. E sono sicuro che dietro questa scuola spinga, vedendo ragazzi come Meret, Audero o Perin. La scuola italiana è ancora molto affidabile, anche se questo non vuol dire che sia la migliore nei singoli soggetti".