C’è uno stesso cognome sul tabellino dei marcatori, due volte. Ma non è una
doppietta. E’ qualcosa di più raro ma non meno emozionante. Perché significa
che ad andare in gol sono stati due fratelli. Non accade spesso, ma ieri è
successo anche in Coppa d’Africa. I protagonisti? Gli Ayew. Prima Jordan, poi
Andrè dagli undici metri. Ed il Ghana è in semifinale. Doppia gioia per queste
due Black Stars che hanno battuto il Congo in grado comunque di regalare un gol
tanto bello quanto inutile ai fini del risultato. L’ha segnato l’ex Chievo e
Cagliari M’Poku: una gran botta dalla distanza. Ma a nulla è valso per i
Leopardi. Ora il Ghana affronterà in semifinale il Camerun e una nazione intera
dice grazie ai due fratelli che l’hanno lanciata al prossimo turno della
competizione.
Storie di gol ‘in famiglia’, di fratelli forse mai come in questo caso ‘nel pallone’. Ma non è la prima volta che Jordan e Andrè segnano nella stessa partita e indossando la stessa maglia. Basta tornare indietro nel tempo, quando insieme guidavano l’attacco del Marsiglia: una volta contro il Rennes, un’altra contro il Montpellier e ancora contro l’Ajaccio. Un bottino di tutto rispetto per questi due fratelli, entrambi attaccanti. Ma può succedere che vadano in gol anche dei fratelli che in campo hanno ruoli diversi; e l’attenzione è su quello che si solito è più lontano dalla porta. Chiedere ai Ciofani che lo scorso dicembre hanno segnato un gol a testa: prima Daniel e poi Matteo che hanno ripetuto in B un’ “impresa” in cui erano già riusciti in Lega Pro nel 2013. Sempre in Serie B, prima dei Ciofani, furono protagonisti i Filippini. Un’altra gioia moltiplicata per due (sì, due fratelli) quando nel derby contro il Catania del 2004, con la maglia del Palermo segnarono un gol a testa. Ma il primo caso in assoluto di due fratelli a segno nella stessa partita è da ricercare nel lontano 1920, quando Luigi e Carlo Cevenini regalarono la vittoria all’Inter contro la Milanese.