Ormai è una storia già conosciuta. Stiamo parlando di quella di Edu Vargas, un romanzo sudamericano alla Doctor Jeckill e Mr. Hyde. E' l'uomo che nei club - e in Italia ne sappiamo qualcosa - non riesce ad esprimere tutto il suo talento e spesso fa fatica, ma che in Nazionale si trasforma e diventa l'idolo delle masse cilene. L'anno scorso è stato il capocannoniere della Copa America, trascinando il Cile fino alla vittoria finale. Quest'anno sembrava che la storia non dovesse ripetersi.
E invece, dopo stanotte, le probabilità che la storia si ripeti sono balzate alle stelle. Il Cile che si è visto statera, contro il Messico, nel quarto di finale, sembra più un Brasile d'altri tempi. Gioco palla a terra, fraseggi sempre presici, scelte sempre giuste, gioco sempre bello. Semplice, lineare ed efficace. Poi, se si ha un Vargas così, un Alexis Sanchez se possibile ancora meglio ed un Vidal ad illuminare come una lanterna tutta la squadra, diventa tutto più facile.
E' così che si batte 7-0 un Messico che, prima di stasera, era tra le principali candidate al ruolo di rivelazione della competizione. 7-0?! Sì, esatto. Risultato netto, più che tennistico, vero specchio di una partita che ha visto davvero una sola squadra in campo. Edu Vargas ne fa addirittura quattro e diventa anche momentaneamente il capocannoniere della competizione, proprio come un anno fa. Sei reti, una in più di Leo Messi, che intanto uno squillo l'aveva già fatto partire qualche ora prima. Ma allo squillo c'è stata la risposta con una lunga chiamata di Edu, volto a strafare.
Prima e dopo di lui Puch, uno che oltre al calciatore fa anche il cantante, pensate, e che stasera ha realizzato una doppietta. In mezzo anche il gol di Sanchez, altro trascinatore di questa Roja che fa di nuovo sognare, dopo un avvio di torneo fatto di alti ma soprattutto bassi. Un'immagine che, malgrado la vittoria schiacciante, resta negli occhi, però, è quella che ritrae il volto di Vidal all'intervallo. Triste. Giù di morale, nonostante il risultato, per un cartellino giallo che gli farà saltare la semifinale. E intanto, proprio lì in semifinale, ad aspettare c'è la Colombia. Che dopo stasera un po' di paura l'avrà avuto, ne potete stare certi. Il Cile è tornato.