La Copa America di Richarlison rischia di finire in anticipo. L'attaccante dell'Everton era stato convocato un po' a sorpresa dal ct Tite per la Coppa America, ma schierato titolare fin da subito nelle prime due gare del girone ha fatto ricredere tutti i suoi detrattori. Purtroppo è stato costretto a rimanere ai box sia nell'ultima giornata dei gironi e nella gara dei quarti di finale contro il Paraguay. Nessun infortunio, ma un virus molto contagioso che potrebbe anche aver contagiato altri suoi compagni di nazionale: la parotite.
Conosciuta più comunemente come orecchioni, la malattia infettiva acuta ha spedito Richarlison nell'elenco degli indisponibili e ha privato il ct Tite di una preziosa risorsa. Il giocatore è stato così escluso dagli allenamenti con una decisione brutale quanto necessaria: quarantena e distacco assoluto dai compagni di squadra per evitare contagi e degenza nella stanza d'albergo dove il Brasile è in ritiro.
Il pericolo di contagio nella Seleçao è alto per questo prima della semifinale i giocatori del Brasile saranno costretti a sottoporsi al vaccino per evitare un contagio che comunque potrebbe esserci, incosapevolmente, già stato, visto che l'attaccante dell'Everton prima di accusare i primi sintomi si allenava regolarmente con i compagni di squadra. Richarlison dovrà stare lontano dai compagni almeno dai 3 ai 5 giorni: salterà quasi sicuramente la semifinale del 3 luglio contro una tra Venezuela e Argentina, ma spera di essere in campo per la finale.
Nonostante la parotite Richarlison è entrato lo stesso negli spogliatoi grazie a Tite
Intanto il ct Tite per non escluderlo totalmente dal resto dello spogliatoio lo ha "portato con sè" negli spogliatoi nel pre gara della semifinale contro il Paraguay. Il ct brasiliano ha portato un computer nello spogliatoio dove, collegandosi con l'attaccante via Skype, gli ha permesso di vivere e condividere le emozioni pre gara assieme ai suoi compagni di nazionale. Sperando di viverle al più presto in prima persona.