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Data: 02/12/2016 -

Conti lancia l'Atalanta: "La sfida alla Juve? Giochiamo per vincere contro chiunque, a loro toglierei Higuain"

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Momento di forma straordinario: 28 punti in classifica, meno 5 dalla Juventus capolista. Sabato sera per l'Atalanta lo 'scontro diretto' allo Stadium, un sogno per gli uomini di Gasperini. Tra questi anche Andrea Conti, difensore classe '94 che grazie alle prestazioni in maglia nerazzurra è anche entrato nel giro della nazionale. Ai microfoni del Corriere dello Sport Conti ha parlato della sfida contro i campioni d'Italia: "Se ad agosto mi avessero detto che il 2 dicembre saremmo stati a soli 5 punti dalla Juventus non ci avrei mai creduto. Però ci credo adesso, sarà per noi una grande occasione per metterci in mostra ed andremo lì per giocarcela - ha detto il terzino -. Sarà la stessa Atalanta di sempre, noi giochiamo per vincere contro chiunque e con una partita fatta di intensità e ripartenze non dovremo permettere ai campioni della Juventus di pensare. Abbiamo già sconfitto Napoli, Inter e Roma, tre squadre così non si battono per caso. Possiamo fare l'impresa contro chiunque. Chi toglierei ai bianconeri? Higuain. Anche se sta vivendo un momento non semplice, lui può fare la differenza da un momento all’altro in ogni partita. Non ci sarà il mio idolo Dani Alves, a cui non potrò chiedere la maglia. A chi mi rivolgerò? Temo che per quella di Higuain ci sarà una concorrenza agguerrita, troverò quella di un altro campione. Tornando al brasiliano, è un giocatore che ammiro fin dai tempi del Barcellona. Ha spinta e tecnica, ma altri giocatori che mi piacciono sono anche De Sciglio e Darmian".

Quello dell'Atalanta sembra un miracolo in stile Leicester, per Conti però piedi per terra: "Noi come la squadra di Ranieri? Secondo me è molto difficile che in Italia o in altre parti d’Europa possa capitare una storia simile - ha continuato -. Quello del Leicester secondo me è destinato a restare un caso più unico che raro. In ogni caso noi vogliamo qualcosa in più di una semplice salvezza conquistata alla fine, non so se possiamo arrivare in Europa oppure ottavi-noni. Una qualificazione in Champions? C'è da fare tantissimo lavoro, è una cosa talmente lontana per cui non ho pensato a nessun eventuale voto. Stiamo comunque facendo qualcosa di straordinario, all'inizio c'erano state delle sconfitte perchè il gruppo era nuovo e avevamo cambiato sia l’allenatore che il modulo. Poi, una volta toccato il fondo, abbiamo iniziato a risalire e non ci siamo più fermati. Merito anche del nostro settore giovanile, uno dei migliori d'Italia. Qui ti aspettano e non ti mandano via alle prime difficoltà. I miei compagni? Con Gagliardini ci conosciamo da diversi anni, lui è un ragazzo d’oro. E' un giocatore con tecnica, dinamicità e fisico. Caldara invece è quello più serio, il più professionista di tutti. Arriva per primo ed è l’ultimo ad andare via dagli allenamenti. In marcatura è fortissimo, mi ricorda Nesta. Poi c'è Grassi, il mio migliore amico. Un grande giocatore, non è stato un caso che sia stato preso dal Napoli. Senza l’infortunio, oggi non sarebbe qui. Kessie? Ha una potenza e una forza fisica incredibili. Gioca con grande spensieratezza incredibile e mi ricorda Yaya Touré, mentre Petagna sembra Vieri sottoporta. Sportiello? Un grande portiere, non sono due errori che possono mettere in discussione le sue qualità".

Non solo Atalanta, spazio anche al discorso Nazionale e al mercato, Conti è già stato convocato dal CT Ventura per l'ultimo stage di Coverciano: "E’ stata una bellissima esperienza, indossare la maglia della Nazionale è un onore e un’emozione. Obiettivo Mondiali 2018? Lo spero, ma prima penso all’Europeo con l’Under 21. Con giocatori come Romagnoli, Rugani, Donnarumma, Bernardeschi, Benassi, Cataldi e Berardi possiamo andare lontano. Magari poi il Mondiale sarà una conseguenza di ciò che farò. A gennaio ancora all'Atalanta? Sì, a giugno invece non so cosa succederà. Al momento penso solo alla mia stagione con la mia squadra e con l'Under21, poi vedremo. L'interesse di squadre come Juventus, Inter e Napoli fa piacere, ma io non mi concentro sul mercato, ma solo su ciò che devo fare in campo. Quanti meriti a Gasperini per il mio rendimento? Tanti, mi ha reso più aggressivo in fase difensiva e mi ha trasmesso sicurezza. Sento la sua fiducia, ha tirato fuori da me qualcosa che non pensavo di avere". E in chiusura un retroscena sul passato, Conti ha confessato di essere stato vicino al Milan: "Nel 2002, dopo che il Calcio Lecco è fallito, tutti i ragazzi del settore giovanile sono andati nelle società vicine - ha concluso il classe '94 -. Io giocavo alla Virtus Valmadrera e mi notarono Atalanta, Milan e Inter. Feci un provino con il Milan e fui preso. Mio papà però, che mi ha trasmesso la passione per il calcio, scelse l’Atalanta per la tradizione del vivaio nerazzurro. Posso dire che è stata la scelta più giusta, se sono diventato quello che sono è grazie a questa squadra".



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