Antonio Conte ha parlato alla vigilia della sfida contro il Parma in conferenza stampa. Ecco le sue parole: “In attacco siamo partiti con delle idee ben precise. Sapevamo di avere tre attaccanti con determinate caratteristiche (Lukaku, Sanchez e Lautaro), mentre Politano ha delle caratteristiche non proprio da prima punta ma l’aveva già fatto al Sassuolo. Io chiedo determinati movimenti alle punte. Poi Esposito era la quinta punta, da questo punto di vista eravamo sereni. Ora l’infortunio di Sanchez è stata una perdita notevole per noi, ma abbiamo sdoganato Esposito che aveva già fatto bene in estate. Mercato? Le valutazioni verranno fatte con la società”.
“Recuperi? Manca ancora un allenamento, dobbiamo fare di necessità virtù, così come fatto in Champions League. Stiamo cercando di recuperare energie dopo aver giocato solo due giorni fa. Il pubblico con il Dortmund è stato fondamentale, mi auguro che possa darci una mano anche domani”.
“Gruppo di italiani? L’obiettivo del club è quello di puntare su giocatori forti e affidabili, prima di tutto. Poi è inevitabile che il giocatore italiano ti fornisce delle garanzie immediate. Conosce il lavoro nostro di lavorare, siamo molto più pignoli, più tattici, andiamo più nel dettaglio rispetto all’estero. Per questo siamo importante avere un’anima italiana. Poi, Handanovic ad esempio lo considero italiano… (ride ndr.)”.
"Vice Brozovic? Per caratteristiche, Sensi può giocare davanti alla difesa. Ma io lo preferisco avanti perché vede calcio, sa fare l'ultimo passaggio e fa gol. Ma Stefano può giocare lì. E c'è anche Borja Valero che può fare quel ruolo”.
"De Vrij per noi è un giocatore importante, un po' come lo era Bonucci. Lui deve avere spazio. O lui o il vertice basso, per situazioni tattiche. E l'ho sempre detto: i miei tre difensori centrali sono i primi costruttori di gioco. Anche Godin ha già fatto un assist. Per me i giovani sono un valore aggiunto. Pogba lo feci esordire dopo due mesi e aveva 18 anni. Però devono essere delle certezze, e Esposito e Bastoni per me lo sono”.
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