Vincere e sperare. Contro il Belgio, l’Italia Under 21 non ha altre possibilità per continuare l’avventura all’Europeo. “Crederci è obbligatorio, abbiamo tutte le possibilità di potercela fare”, ha parlato il ct Luigi Di Biagio in conferenza stampa alla vigilia. “Il morale oggi è molto buono, ieri un po’ meno, domani sarà al massimo. L’obiettivo era ripartire e siamo ripartiti, ora dobbiamo credere di riuscire a qualificarci”.
Gli fa eco Moise Kean, oggi presente al fianco di Di Biagio. “Come ha detto il ct, purtroppo la partita contro la Polonia è finita. Dobbiamo focalizzarci su quella contro il Belgio che è molto più importante. Io posso giocare dappertutto? Se l’ha detto lui ha ragione”, sorride l’attaccante della Juventus.
Kean è chiamato a sostenere il peso dell’attacco Azzurro, forte dell’esperienza delle notti Europee contro Atletico e Ajax. “Le partite che ho giocato in Champions quest’anno sono servite molto per la mia crescita. L’arrivo di Sarri? Sinceramente non ho ancora guardato quello che è successo a Torino, le novità danno la carica ma ora sono qui e sono focalizzato sull’Europeo. Domani sarà molto emozionante, una motivazione particolare affrontare una gara così delicata con la maglia dell’Italia”, continua Kean prima del grande giorno. “Sicuramente sarà una delle partite più importanti che ho giocato: siamo consapevoli del nostro valore, speriamo di raggiungere un grande risultato e la semifinale”.
L’augurio è che il classe ’00 metta la sua firma anche qui. “Magari anche con più di un gol”, lo anticipa Di Biagio con un sorriso. Come si attacca il Belgio? È una grandissima squadra che stranamente ha zero punti”, riprende la parola il ct. “Non sarà né una partita semplice né una partita in cui loro potrebbero regalarci qualcosa. Detto questo giocavamo con tre attaccanti l’ultima volta, abbiamo tante soluzioni e le ho già spiegate ai miei giocatori. Ma io ci metterei la firma per giocare come contro la Polonia: dobbiamo migliorare la precisione, ma non il gioco”.
Poi un commento sull’alto livello della competizione. “Da quando è iniziato l’Europeo ci dicevano che l’avremmo vinto con tanta facilità. Dal di fuori è semplice dire queste cose, poi però man mano si vede che esistono anche le altre squadre. Io conosco il livello di questo torneo: qualcuno comincia a scoprirlo solo adesso”.
E sulla capacità di reagire dei suoi ragazzi, il ct non ha dubbi. “A me ci vuole poco a risollevarmi, ne ho passate abbastanza di queste situazioni. Devo trasmettere la mia tranquillità a loro ma vedo i loro sguardi: vorrebbero giocare oggi, non domani. Dobbiamo pensare a vincere e poi si vedrà. Non possiamo fare troppi calcoli: fare due cose insieme diventa pericoloso”, conclude Di Biagio.