Napoli-Fiorentina, Laurini rincontra il "maestro". Il terzino francese inizia a ritagliarsi il suo spazio e le prime soddisfazioni con la maglia viola: merito anche di... Sarri. Laurini descrive il suo ex allenatore attraverso le pagine del Corriere dello Sport: "E' un martello, uno di quelli che non fa passare niente. Quello che non funziona si prova e si riprova no a quando i meccanismi non sono rodati. In Europa, io fin qui non ho visto nessuna squadra ben organizzata come il Napoli. Il fatto che era sempre al campo di allenamento. Potevi arrivare alle 9 del mattino e uscire la sera alle venti: lui era sempre lì, a lavorare, a studiare, a trovare sempre la soluzione migliore. E’ uno a cui piace vivere la squadra e che a volte ci faceva qualche comparsata negli spogliatoio per prenderci tutti in giro".
Laurini suggerisce ai compagni come affrontare gli azzurri: "La Juve ha vinto rispettando il suo avversario e aspettando il momento giusto. Noi dovremo fare altrettanto, anche perché non scenderemo in campo da vittime sacrificali". A Laurini l'ingrato compito di marcare Insigne: "Affrrontare campioni del suo calibro è qualcosa che non ha prezzo, è adrenalina pura. Come fermarlo? La cosa è molto semplice: se pensi di andargli in anticipo, è capace che lui con una finta ti mandi a sbattere in un muro. Quindi sarà più facile fare in modo che non abbia troppi palloni tra i piedi. Dovrà essere la squadra a fare un ottimo lavoro organizzativo di gruppo. Non dimentichiamoci che il Napoli è abituato ad attaccare con tutti i suoi giocatori di movimento: dovremo essere perfetti". L'intervista integrale nel Corriere dello Sport.