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Data: 06/04/2023 -

Come cambia il mondo dei token: le startup che mettono al centro i tifosi

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Il sistema delle blockchain lega sempre di più i tifosi al metaverso: c'è chi prova a rendere ancora più unica l'esperienza dell'appassionato 3.0
Il sistema delle blockchain lega sempre di più i tifosi al metaverso: c'è chi prova a rendere ancora più unica l'esperienza dell'appassionato 3.0

Cominciamo da un dato, o meglio da un nome: blockchain. Che il metaverso e tutto quello che riguardi il mondo 3.0 stia entrando nel calcio non è una cosa nuova: basti vedere gli sponsor che si sono avvicinati alle società di Sere A. Per l’Inter c’era stato Socios, poi è arrivato Binance per la Lazio. Tutti nomi che a poco a poco sono diventati noti e che, come comune denominatore, hanno la tecnologia blockchain, appunto: uno strumento che permette agli appassionati di legarsi tramite la tecnologia delle criptovalute in maniera sempre più salda alla squadra o ai giocatori per cui sono appassionati. E fin qui tutto chiaro: si gioca nel metaverso e si diventa in qualche modo parte integrante del successo di società e giocatori.

Le novità

Ma poi sono arrivate le novità. O meglio i correttivi, perché spesso questo tipo di operazione andava soprattutto appannaggio dei grandi investitori e non di chi, appunto la fanbase (cioè i tifosi), andava effettivamente a contribuire al successo di cui sopra. Ed è per questo che sono nate delle startup molto innovative, come Starcks, che stanno provando a ribaltare questo paradigma, mettendo al centro del progetto proprio chi acquista i token dei giocatori. Cioè i tifosi stessi.

 

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Ecco, l’acquisto dei token è uno di quei passaggi che lega il mondo degli appassionati a quello delle criptovalute: perché non si tratta solo di collezionismo di figurine digitali, ma anche di dare una prospettiva che può avere un’ampia valenza a lungo termine. Starcks ha avviato da diversi mesi la propria attività, avvalendosi del nome di grandi giocatori che il mondo della Serie A conosce bene. Alcuni esempi? Immobile, Frattesi, Nico Gonzalez, ma non solo. Tutti giocatori che nel nostro panorama (e non solo quello del calciomercato) attirano interesse e curiosità. E che in qualche modo si possono legare sempre di più ai loro fan in un mondo che sta diventando sempre più 3.0.

 

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Operare con Starcks (che, per quanto di nuova costituzione, ha già un numero di iscritti superiore a ottomila) vuol dire legarsi a giocatori dall’alto profilo, con rendimenti importanti. Collezionando i loro token, si potrà vedere la variazione del loro valore mese dopo mese. A marzo, per esempio, un giocatore come Frattesi ha ottenuto una performance mensile del +53,7%.

 

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È cresciuto anche Immobile, tornato in campo ma ancora fermo a 9 gol in stagione: +28,8% in una stagione che potrebbe vedere lui e la sua Lazio ora al secondo posto, sempre più protagonisti. In Svizzera, Calafiori ha ottenuto un rendimento del +168,5% (un dato eccezionale, avvalorato anche da quanto fatto in Conference League). Ma ancora meglio ha fatto Nico Gonzalez, che grazie alle sue prestazioni con la Fiorentina è arrivato al +175,1% in soli 31 giorni.

 

Di fatto, giocare con i token di Starcks, presente anche su Telegram con dirette e aggiornamenti quotidiani, non vuol dire soltanto tifare per un proprio idolo calcistico, ma provare a credere in un progetto che permetterà anche al piccolo tifoso di trarre un importante beneficio. E in un mondo del calcio in continua evoluzione, mettere al centro il tifoso è la prospettiva più innovativa di tutte.

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